SAPPADA (Belluno) - Rimane bloccato tra i mughi seguendo tracce di animali e finisce in un rio in secca un escursionista di 63 anni di Udine, A.Z., che si è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Messo in contatto telefonico coi soccorritori, l'udinese diceva di vedere un ponte e una stalla vicino all'abitato di Sappada. Una squadra di 3 uomini è partita in direzione del bivacco, seguita poco dopo da due militari del Sagf, mentre una seconda squadra composta da 3 soccorritori si è diretta con la jeep per cercare i riferimenti indicati dal 63enne. Il ponte e la stalla erano in realtà un ponticello e un rifugio in costruzione dentro un bosco nella Val di Enghe, ben distanti dal paese.
Non appena hanno acceso i lampeggianti, 600 metri più in alto in linea d'aria, l'uomo ha risposto con il flash di un telefonino. I soccorritori si sono portati alla base del rio in secca e da sotto hanno atteso lo scollinamento della squadra salita al bivacco, per dare indicazioni rispetto alla posizione dell'uomo. Benché si trovasse 200 metri più a est, infatti, il labirinto di mughi e balze di roccia ha ostacolato non poco l'avanzare della squadra. Una volta raggiunto, l'escursionista è stato assicurato e aiutato nella progressione attrezzando alcuni salti e traversi con le corde fino a riprendere il sentiero corretto, dove è stato rifocillato e reidratato. Sceso su una strada forestale, il gruppo è stato recuperato dal fuoristrada e accompagnato alla sede del soccorso alpino, dove una terza squadra era pronta a partire in supporto alle operazioni. L'intervento si è concluso all'una e venti di notte. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino