CORTINA D'AMPEZZO - L'ampliamento e ammodernamento del rifugio Faloria; una nuova seggiovia che salga ai Tondi, dall'arrivo della funivia; un bacino artificiale per...
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PROGETTO DA OTTO MILIONILa conferma viene da Alberico Zardini, presidente della società: «Noi stiamo puntando molto sul Cristallo, con la costruzione del nuovo impianto di Staunìes, che sostituisca la cabinovia chiusa. E' un progetto da 8 milioni di euro, forse 9; siamo in attesa dell'approvazione definitiva, dopo alcuni problemi nella parte sommitale, con il Parco delle Dolomiti d'Ampezzo. La nostra volontà è di cominciare a lavorare nell'estate 2020, in modo che il nuovo impianto sia pronto per i Mondiali del 2021. In quanto ai soldi, noi ci possiamo finanziare, ma serve un contributo per un'opera così importante per Cortina: non è logico che ad investire sia soltanto la nostra società. E' necessario che qualche istituzione intervenga».
LA VENDITAIn quanto alle trattative per la cessione del fabbricato di Guargné, della vicina sciovia per principianti, del primo tronco della seggiovia e del complesso di Col Tondo, Zardini taglia corto: «Non mi pronuncio». Poi però aggiunge: «La cessione di quel comparto contribuirà a finanziare il rinnovo di Staunìes. Il resto riusciamo a farlo da soli. Probabilmente si smantellerà il tronco superiore della seggiovia, da Col Tondo a Mietres. Dalla vendita contiamo di ricavare un buon introito. Quello è un posto bellissimo, lì soltanto il sole è già un patrimonio: c'è tutto il giorno, vale un milione di euro». In quanto al Faloria, si sta lavorando al rifugio, per nuovi servizi, per realizzare un ascensore interno, ed è stato presentato un progetto di ampliamento del fabbricato e della terrazza. «Anche questi sono lavori da fare quanto prima, nel 2020», dice Zardini, che poi elenca: «Stiamo preparando il progetto della nuova seggiovia automatica quadriposto da Faloria ai Tondi, a sostituire la vecchia sciovia; c'è un progetto per una nuova rimessa dei gatti battipista; facciamo anche il lago nuovo per l'innevamento programmato, della capacità di 60mila metri cubi d'acqua, al Pian de ra Bigontina. Il Faloria è quanto mai vitale e farà parlare molto, negli anni a venire».
Marco Dibona Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino