Raid dei vandali a villa Patt: imbrattati i muri di un rustico di pregio

Il muro dell'ex stalla annessa a villa Patt imbrattata dai vandali
Non c’è pace per la storica Villa De Manzoni, ai Patt di Sedico. I tecnici della Provincia di Belluno (proprietaria dell’edificio che ospita tra l’altro...

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Non c’è pace per la storica Villa De Manzoni, ai Patt di Sedico. I tecnici della Provincia di Belluno (proprietaria dell’edificio che ospita tra l’altro il museo del Settimo Alpini e la sede di Venetostrade) durante un sopralluogo hanno scoperto una serie di scritte e segni tracciati con la bomboletta di vernice spray sulle pareti esterne del rustico annesso alla storica dimora nobile che è stata affidata alla gestione della pro loco sedicense. 


LA SCOPERTA
«Abbiamo riscontrato scritte, graffiti e scarabocchi in vernice - spiega il consigliere provinciale delegato al patrimonio, Walter Cibien- Un fatto grave e inaccettabile, che denota mancanza di senso civico. L’edificio infatti è di proprietà della Provincia, ma il suo valore artistico e storico appartiene all’intera cittadinanza, tanto da essere soggetto a tutela secondo il codice dei beni culturali. Per questo motivo sporgeremo denuncia contro ignoti, ma quest’azione - per quanto doverosa - non cancellerà la ferita. Che, lo ripeto, non è tanto verso un edificio della Provincia quanto verso un bene collettivo». La struttura presa di mira dai vandali, ricorda la stessa Provincia in una nota, era stata progettata dall’architetto Giuseppe Segusini poco dopo la metà dell’Ottocento ed era in origine una stalla con fienile: un edificio di pregio storico e architettonico, in stile neogotico, con interessanti affreschi alle pareti perimetrali. E proprio quegli affreschi sono stati colpiti dai vandali. Sul rustico di Villa Patt la Provincia ha avviato da tempo un progetto di riqualificazione, con l’obiettivo di conservare il patrimonio storico e architettonico, dando una nuova vita alla struttura. 


IL PROGETTO


«La Provincia ha avviato mesi fa un bando con l’intenzione di valorizzare il complesso in un’ottica di sinergia pubblico-privato – aggiunge infatti lo stesso Cibien- L’obiettivo è quello di restaurare il rustico e adattarlo a nuove funzionalità che possono essere di vario tipo: turistiche, ricettive, ristorative, ricreative, didattiche e promozionali. Oltre al restauro, però, si impone ora anche la trasmissione della cultura del rispetto del bene comune, che passa dall’educazione a vari livelli: familiare, scolastico e sociale. Solo un paio di mesi fa, i vandali avevano preso di mira la sede di Venetostrade dalla quale erano stati asportati dei computer. In tale occasione, gli inquirenti avevano anche incastrato gli autori dell’atto vandalico, grazie all’ausilio delle telecamere di sorveglianza. La stessa sede di Veneto strade era già stata presa di mira in precedenza. E lo stesso era accaduto con il museo storico del Settimo reggimento alpini dal quale erano stati rubati importanti cimeli. In tutti i casi, i ladri, per penetrare all’interno della struttura, avevano causato danneggiamenti talora significativi. Il che ha indotto più volte il presidente della pro loco sedicense, Claudio Mezzavilla, in qualità di responsabile della gestione della struttura, a chiedere un potenziamento della rete di sorveglianza.

 

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Il Gazzettino