In pensione senza sostituti, Sedico resta senza medici: tremila pazienti nel caos

Mancano medici di base
SEDICO - Il 28 febbraio hanno chiuso la loro attività ben due medici di base. Contemporaneamente, lasciando ben tremila persone senza un servizio primario di assistenza. A...

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SEDICO - Il 28 febbraio hanno chiuso la loro attività ben due medici di base. Contemporaneamente, lasciando ben tremila persone senza un servizio primario di assistenza. A denunciare la situazione che sta creando enormi disagi alle famiglie è il consigliere comunale di minoranza, Carlo De Paris (che in passato era stato anche assessore). «In questi giorni spiega De Paris - ho visto lunghe code allo sportello Ulss di Sedico con molti anziani in difficoltà per la richiesta di sostituzione del proprio medico e, soprattutto, con la preoccupazione di doversi rivolgere anche fuori comune per avere garanzia di questo servizio. C'è la gara di chi arriva prima a scegliere un medico con ambulatorio nel nostro comune ma senza alcuna garanzia di averlo. Infatti i posti liberi sembrano essere circa la metà. Quindi oltre mille persone dovranno trovarsi un'altra soluzione. Già c'era stata la sostituzione di un medico a fine dicembre ma allora la sostituzione era stata automatica col nuovo medico assegnato d'ufficio agli assistiti».

«COMUNE INERME»
De Paris, pertanto, ha preso carta e penna per scrivere al sindaco chiedendogli un immediato intervento dal momento «che l'assistenza da un medico di base è un servizio che deve essere garantito ad ogni cittadino e che in questi ultimi anni il Comune ben poco ha fatto per sviluppare una politica di servizi di medicina di base a livello comunitario». Dopo il trasferimento della biblioteca civica nella nuova sede, il Comune aveva ipotizzato di offrire i locali liberi ai medici per un servizio collettivo di medicina di base in cui due o tre medici potessero organizzare la loro attività in ambienti sicuri, senza barriere architettoniche e potendo anche ampliare l'offerta di servizi alla persona. Ma tutto questo non si è mai concretizzato e De Paris di dice pertanto seriamente preoccupato della situazione prospettata a molti nostri concittadini in difficoltà.

«SI SAPEVA DA TEMPO»
La comunicazione da parte dell'Ulss a molti cittadini, segnala inoltre De Paris, è arrivata solo in data 23 febbraio quando ormai la maggior parte dei posti liberi presso gli attuali medici erano esauriti. Di qui un'interrogazione al sindaco Stefano Deon nella quale si chiede anzitutto il motivo per cui il Comune di Sedico sia arrivato a questa situazione quando già verso la fine dello scorso anno era stata chiara l'intenzione di alcuni medici di terminare il periodo di attività entro pochi mesi.

LE DOMANDE
«Cosa ha fatto in questi mesi e cosa sta facendo l'amministrazione - chiede De Paris - per risolvere la problematica, comune a tutto il territorio provinciale e per questo da affrontare anche insieme agli altri Enti? Che servizi offre il nostro Comune a nuovi medici che potrebbero avere interesse a lavorare nel nostro territorio? E' estremamente necessario offrire qualità di vita per loro e per le loro famiglie e possibilità di un alloggio comodo per i principali servizi. E che servizi offre il nostro Comune ai cittadini che rimarranno senza medico di base nel territorio e dovranno recarsi anche fuori Comune per avere assistenza? Già oggi sarebbe costruttivo avere delle risposte concrete, senza giri di parole in politichese aventi solo l'obiettivo di prendere tempo e rimandare il problema, come oramai è palese sia avvenuto lo scorso anno».

«PROBLEMA GRAVISSIMO»


De Paris invita a non deviare le colpe di tutto questo all'Ulss e alla sanità pubblica perché «è compito di un'amministrazione capace anticipare le problematiche con soluzioni ad hoc che offrano servizi adeguati, ai medici ed ai cittadini». «Chiedo conclude l'ex assessore al bilancio - un impegno ad affrontare insieme questo gravissimo problema, programmando da subito iniziative volte ad organizzare nell'immediato un servizio di assistenza per le persone che rimarranno senza medico all'interno del territorio comunale, volto alla ricerca di altro medico nei comuni adiacenti e anche al servizio di trasporto per le persone in difficoltà. Chiedo venga programmato un tavolo con i medici di base e l'Ulss per valutare le opportunità che il Comune metta a disposizione locali adeguati per i medici».
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Il Gazzettino