A Fossalta 16 contagi in una settimana, il sindaco: "Peggio oggi che ad aprile"

Il sindaco di Fossalta di Piave Manrico Finotto
FOSSALTA DI PIAVE - Sedici persone contagiate nell’arco di una...

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FOSSALTA DI PIAVE - Sedici persone contagiate nell’arco di una settimana. A lanciare l’allarme è il sindaco di Fossalta Manrico Finotto, preoccupato dal ritorno del virus con un’incidenza mai vista nel territorio. Negli ultimi giorni l’Ulss 4 in modo progressivo ha segnalato i fossaltini positivi al covid-19, lo scorso venerdì sera si è toccata quota sedici e il sindaco ha sentito la necessità di correre ai ripari. «Per la maggior parte si tratta di persone che fanno parte di tre gruppi familiari e purtroppo si sono contagiati a vicenda – spiega Finotto – ma sono quasi tutti asintomatici. Buona dei componenti sono sotto i 45 anni, c’è anche qualche bambino, quattro gli anziani, alcuni hanno avuto qualche linea di febbre, ma nessuno è stato ricoverato. Da qualche giorno sono tutti in quarantena. Non è accertato la cosa possa aver provocato il contagio e se siano dovuti a cause diverse, con tutta probabilità almeno per un gruppo familiare si è verificato in occasione di un lutto e il virus ha coinvolto tutti i componenti. All’interno di ogni nucleo familiare le persone abitano nella stessa casa, in totale si tratta di cinque abitazioni dislocate in varie parti del territorio comunale. Per il momento sono tutti assistiti e monitorati dall’azienda sanitaria. Le verifiche si stanno allargando perché l’Ulss sta procedendo a controllare anche i colleghi di lavoro, i contatti stabili e le persone che possono essere entrate in contatto con loro». Finotto spiega di essere preoccupato «per l’incidenza del fenomeno poiché a Fossalta, anche durante la fase acuta dell’emergenza, non sono mai state contagiate più di due persone contemporaneamente. È preoccupante perché si sono allentate le maglie, le persone si muovono di più, talvolta senza rispettare delle misure igieniche. C’è un po’ di rilassatezza a Fossalta come altrove. Sedici contagiati è un segnale ci impone grande attenzione, per evitare il ripetersi delle situazioni che ritenevamo, a torto, di aver superato. Dobbiamo farci carico di rispettare e far rispettare le misure di cautela. In particolare c’è sempre l’obbligo di indossare in modo corretto la mascherina e il divieto di assembramento in qualsiasi situazione». Nel contempo il sindaco intende «mettere fine a voci incontrollate che si stanno diffondendo in paese: non c’è pericolo né il contagio ha interessato alcun locale pubblico, bar o ristorante della zona. L’Ulss tiene aggiornato il Comune e tutte le autorità. Ricordo anche gli altri accorgimenti più importanti: lavarsi e disinfettarsi spesso le mani, evitare abbracci, strette di mano e il contatto ravvicinato, mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro». 
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Il Gazzettino