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MILANO - Dicevano di voler instaurare «un clima di terrore» i secessionisti arrestati nell'operazione del Ros e, per farlo, raccontavano di avere a disposizione «un altro carro armato gigantesco».
È Tiziano Lanza, di Bovolone (Verona) «sempre impegnato in azione di reclutamento e finanziamento» dell'Alleanza a parlarne al telefono in una lunga conversazione intercettata. «Andatevene dall'Italia e chiedete perdono per 147 anni di crimini contro la nostra popolazione e di ruberie - spiega in un'intercettazione riportata nell'ordinanza di custodia cautelare -. Andatevene e vivrete, rimanete e morirete... poiché instaureremo veramente il clima di terrore, sai come ci divertiremo, la mafia anche qua..».
Poi Lanza descrive il piano per l'occupazione di piazza San Marco: «Se riusciamo ad andarci con un mezzo così gigantesco, invece di otto forse saremo in ottocento, ben equipaggiati, con maschere antigas, qualcuno appostato con mitra e tutto e ci sarà anche gente all'estero, come me, che convocherà una conferenza stampa».
«E quando l'azione sarà fatta - conclude - sarà coordinata mezza Italia perché lo faranno anche i piemontesi, lo faranno anche i sardi, ciascuno nel loro sistema, ma sarà sincronizzato con la nostra, perfino la 'napulitania, vogliono chiamarsi cosi'». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino