Scuole medie Stefanini di Treviso, pronti i lavori. La riapertura nel 2024, ecco come sarà

Scuola media Stefanini di Treviso
TREVISO - A gennaio, subito dopo la fine delle festività natalizie, partiranno i lavori per la totale ristrutturazione delle scuole medie Stefanini. Il cronoprogramma...

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TREVISO - A gennaio, subito dopo la fine delle festività natalizie, partiranno i lavori per la totale ristrutturazione delle scuole medie Stefanini. Il cronoprogramma è tracciato nel progetto esecutivo della scuola e prevede l'assegnazione dei lavori entro la fine di dicembre; il cantiere, come detto, aprirà a gennaio e i lavori dureranno fino ad agosto 2024. I ragazzi torneranno a scuola a settembre 2024. Quindi: un anno e mezzo di lavoro per fare quello che l'assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese definisce «Il più grande intervento pubblico mai fatto sugli istituti scolastici nel dopoguerra, esclusa la loro costruzione. Le Stefanini saranno completamente nuove».

L'alternativa

La strada è già tracciata da tempo. Una volta deciso di mettere mano alle scuole medie, che hanno un bisogno di una ristrutturazione urgente, l'amministrazione ha individuato nell'ex Turazza l'edificio dove trasferire gli studenti. E, alla fine dell'estate scorsa, ha stanziato un milione di euro per risanare gli ambienti, predisporre aule, laboratori e spazi per docenti e uffici. Lavori già partiti e che, per gennaio, saranno ultimati. Il Turazza quindi, per circa 15 mesi, diventerà una scuola media. Nel 2026 invece si trasformerà in sede universitaria ospitando i corsi dell'università veneziana Ca' Foscari. Servirà un altro intervento per adeguare gli spazi alle esigenze dell'università, spesa come comunque l'amministrazione ha già previsto. Ma l'attenzione, adesso, è tutta per le Stefanini.

I cambiamenti

«Non ci sarà la demolizione totale dell'edificio - premette Zampese - ci abbiamo ragionato a lungo, alla fine abbiamo deciso che la ristrutturazione, senza abbattere tutto l'edificio, sarebbe stata la migliore per un paio di motivi. Primo perchè è un edificio vincolato, esempio di architettura del Novecento da rispettare. Abbiamo quindi pensato di non commettere errori già fatto in precedenza, come con l'abbattimento della sede dell'ex provincia per esempio. E poi un motivo economico: demolire avrebbe avuto un costo maggiore. Andremo quindi a mantenere le linee e la facciata della scuola, rivedendo però la modulazione delle aule». Nel progetto è specificato cosa verrà demolito e cosa no. Una scheda apposita recita: Demolizione totale del corpo palestra esistente. Realizzazione di nuova palestra con campo di gioco per pallavolo e pallacanestro di dimensioni regolamentari. Nuovi spogliatoi e servizi per attività sportive extrascolastiche. Accesso da corpo scolastico per attività fisica. Accesso separato esterno per attività extrascolastica. Adeguamento barriere architettoniche. In più, aggiunge Zampese, la scuola verrà rivista dal punto di vista anti-sismico, intervento fondamentale e che andrà a impegnare una parte non indifferente dei sette milioni previsti.

Le differenze

A lavori terminati però le Stefanini saranno profondamente diverse da quelle attuali. Già la presenza di una palestra di dimensioni maggiori rispetto alle attuali, significa una svolta non da poco. Il nuovo auditorium - più moderno nelle linee, nei materiali e nelle tecniche di costruzione - sarà poi l'altra grande novità che costerà circa 500mila euro tra adeguamento sismico e ricostruzione. E nell'anno e mezzo in cui non sarà possibile utilizzare uno spazio fondamentale per l'attività culturale cittadina, l'amministrazione comunale ha già dichiarato un maggiore utilizza dei grandi spazi di Santa Caterina. Infine l'aspetto energetico: le Stefanini saranno dotate di un impianto fotovoltaico dal costo di poco inferiore ai 330mila euro.
 

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Il Gazzettino