Raid e vandalismi alle scuole Mantegna: c'è la pista degli ex studenti bocciati

il caso Tre assalti in pochi giorni al plesso scolastico di Santa Maria del Sile
TREVISO - Potrebbero essere ex studenti. Forse bocciati. Che hanno un conto in sospeso con la scuola Mantegna, a Santa Maria del Sile. E che hanno compiuto tre incursioni...

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TREVISO - Potrebbero essere ex studenti. Forse bocciati. Che hanno un conto in sospeso con la scuola Mantegna, a Santa Maria del Sile. E che hanno compiuto tre incursioni nella scuola media, in un brevissimo arco di tempo.

GLI ASSALTI 

Il primo è stato messo a segno nella notte tra mercoledì 7 e giovedì 8 febbraio. Hanno spaccato il portone d’accesso e, una volta all’interno, hanno rubato un computer e un microfono. Poi, la settimana dopo, tra giovedì 15 e venerdì 16 febbraio. Questa volta hanno cercato di aprire gli armadietti dei collaboratori scolastici e hanno rovesciato tutti le cassettiere di aule e stanze insegnanti. Probabilmente alla ricerca di qualche spicciolo. L’ultimo in ordine di tempo tra sabato 18 e domenica 19 febbraio ed è stato scoperto dai docenti lunedì mattina. In quest’ultimo caso è stata scardinata una delle porte d’ingresso e sono stati strappati documenti scolastici e verifiche che erano rimasti incustoditi. Spariti anche compassi e termometri. Un bottino misero ma, forse, l’intenzione non era quella di rubare quanto, piuttosto, quella di fare uno sfregio alla scuola.

LA DIRIGENTE

Il dirigente scolastico Francesca Magnano ha già presentato due distinte denunce, una ai carabinieri e una alla polizia. Per la terza intrusione presenterà denuncia già oggi. Le indagini sono in corso e potrebbero portare a dei risultati quanto prima. Agli investigatori è apparsa subito quantomeno strana la modalità dei ripetuti assalti. Perchè nella scuola, alla fine, non risultano asportati oggetti di valore. «Si tratta di una scuola e non di un forziere di una banca» hanno detto ieri alcuni insegnanti. Lunedì mattina le lezioni sono cominciate con un’ora di ritardo in quanto gli agenti della Scientifica hanno effettuato i rilievi nelle aule e all’interno del plesso. Sembra che la pista del vandalismo puro e semplice non spieghi la frequenza delle incursioni nella scuola: tre in nemmeno due settimane. L’ipotesi più accreditata è proprio quella dell’oltraggio a una scuola dove i vandali potrebbero aver studiato, forse con poco profitto. Una bocciatura potrebbe essere un conto in sospeso da saldare “facendo pagare” una penalità all’edificio dove sono stati studenti. La dirigente Magnano commenta: «Hanno rovistato dappertutto, hanno cercato le chiavi per aprire gli armadi. Ma in una scuola c’è ben poco da rubare». Poi, conclude: «Bisogna capire cosa abbia valore per questi vandali. Il loro comportamento denota un conflitto con il complesso scolastico. Il comportamento di questi soggetti dispiace perchè è oltremodo oltraggioso» conclude. Ad intervenire anche il sindaco Mario Conte: «Irrispettoso verso i nostri bambini». Un commento che arriva dopo quello dell’assessore al lavoro della Regione, Elena Donazzan, che ha definito “uno sfregio” quanto successo. «Incontrerò la dirigente scolastica - ha proseguito il primo cittadino - per portare la vicinanza dell’amministrazione e ci metteremo a disposizione per ripristinare nel minor tempo possibile quanto trafugato».

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Il Gazzettino