Le scuole grandi di Venezia, San Rocco: arte e solidarietà sotto lo sguargo del Tintoretto

Tintoretto nella scuola grande di San Rocco
VENEZIA - Fervono i preparativi per la Scuola Grande di San Rocco che, mercoledì 16 agosto, nell'omonima chiesa festeggerà il santo patrono, le cui spoglie...

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VENEZIA - Fervono i preparativi per la Scuola Grande di San Rocco che, mercoledì 16 agosto, nell'omonima chiesa festeggerà il santo patrono, le cui spoglie sono custodite dalla Scuola sin dal 1490, fatto che contribuì alla sua crescita fino a farla divenire la più ricca della città. Il tendone del doge è allestito ed è tutto pronto per la cerimonia che sarà presieduta alle 11 dal vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, preceduta dalla solenne processione dalla Scuola alla chiesa.

LA STORIA
La Scuola, confraternita di laici fondata nel 1478, è tra quelle più conosciute in città e all'estero, in particolare per il famoso ciclo pittorico con episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento realizzato da Tintoretto. In totale sono oltre 60 i dipinti conservati nella loro collocazione originaria. Un sodalizio oggi ancora attivo che prosegue nell'antico compito della cura del patrimonio artistico e dell'impegno caritativo. Attualmente la Scuola conta 450 confratelli, di cui quasi un terzo sono donne, genere che fino a quarant'anni fa nella confraternita non aveva rappresentanza: «Un aumento forte e progressivo: in primavera 30 sono stati i nuovi confratelli di cui 15 donne» spiega Franco Posocco, Guardian Grande dal 2006. Attualmente sono 15 i confratelli che fanno parte del Convocato, di cui 5 donne. Tra questi ne faceva parte come consigliere anche Giuseppe Goisis, mancato alcuni mesi fa: «Era tra gli amici più stimati» lo ricorda Posocco. La Scuola Grande in questi ultimi anni, nonostante le varie difficoltà, gode di un'ottima gestione e si sostiene grazie agli oltre 140 mila visitatori di cui il 60% composto da stranieri, che ogni giorno si recano ad ammirare i teleri di Tintoretto, e alle significative donazioni di privati italiani ed esteri. Questo non solo permette alla Scuola Grande di autosostenersi, ma anche di tenere fede all'intento per cui è nata, ovvero quello di aiutare chi ha necessità attraverso la beneficenza.

LA SOLIDARIETÀ
«Quest'anno abbiamo superato i 100mila euro - afferma Posocco - Abbiamo dato un forte incremento alla beneficenza destinata a poveri, carcerati, persone in difficoltà o gruppi come San Vincenzo, Telefono Amico e altri del terzo settore». Diversi sono inoltre gli interventi di restauro che la Scuola sta portando avanti: primo fra tutti quello della Crocifissione di Tintoretto, il grande telero posto in Sala dell'Albergo, che è possibile grazie al Comitato Save Venice. Inoltre è in corso il restauro della Maria Maddalena di Tintoretto, a cura di Giulio Bono, e di due statue di San Rocco a grandezza naturale donate dai Friends of the Scuola San Rocco di Washington, di cui se ne sta occupando Maristella Volpin. Concluso invece il restauro eseguito dalla ditta Muffato del Pilo, portabandiera in campo, sostenuto dalla Scuola stessa e dai Friends di Washington per un costo di 30mila euro. Inizieranno invece in autunno i restauri al grande quadro di Fumiani in chiesa.
«Dobbiamo inoltre sistemare alcuni problemi di infiltrazione d'acqua nell'altare al piano terra della Scuola - spiega Posocco - Inoltre stiamo riparando alcuni vetri piombati dei finestroni che danno su Campo del Castelforte danneggiati dal maltempo». Ma la Scuola non è impegnata solo con interventi al suo edificio: "Abbiamo partecipato anche al restauro degli intonaci e dei serramenti del confinante Palazzo Castelforte. Tante poi sono le iniziative che la Scuola organizza durante l'anno con una significativa attività culturale, che cerca sempre di incrementare. Già previsto dal 4 al 6 ottobre un convegno su Tintoretto e il paesaggio pensato insieme all'Istituto Veneto.

LA FESTA


Fitto come ogni anno sarà il calendario dei Mercoledì di San Rocco, a cui si aggiungeranno altrettanti eventi di gruppi o associazioni ospitati. «Durante l'ultimo Convocato - ha sottolineato il Guardian Grande - abbiamo ragionato su come impegnarci sempre più nel garantire una ricca attività culturale e umanistica, così che la nostra Scuola non risponda solo ad un'offerta turistica, ma si rivolga in primis alla cittadinanza».
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Il Gazzettino