Scuolabus, appello dell'autista: «Genitori, educate i vostri figli. Urlano, corrono, si azzuffano, sicurezza a rischio»

Scuolabus (foto di archivio)
SAN QUIRINO - A poche settimane dall'inizio della scuola, uno degli autisti degli scuolabus di San Quirino ha approfittato del blog cittadino per lanciare un appello ai...

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SAN QUIRINO - A poche settimane dall'inizio della scuola, uno degli autisti degli scuolabus di San Quirino ha approfittato del blog cittadino per lanciare un appello ai genitori di bambini e ragazzi, facendo anche un chiaro riferimento al ruolo delle istituzioni locali. Lo ha fatto raccontando cosa ha dovuto passare durante i turni di servizio passati e rivolgendosi alla comunità affinché si adottino misure adeguate per evitare che l'anarchia che si sviluppa a bordo del veicolo provochi serie conseguenze per la sicurezza delle persone trasportate.

L'ESPERIENZA
«Lo scorso anno ho lavorato come autista del pulmino della linea 1 e, purtroppo, ci sono stati un po' di problemi, sia con i bimbi delle elementari, sia con i ragazzi delle medie - è la premessa dell'autista -. Si sa che a quelle età ci si vuole solo divertire e svagare, perciò capisco che non sappiano ancora le problematiche che ci possono essere a livello di sicurezza su un mezzo del genere. Tanti di loro (se non quasi tutti) stavano in piedi, saltavano, correvano su è giù per il corridoio, venivano da me al posto del guidatore per parlarmi e, purtroppo, alzavano anche le mani tra di loro. Comportandosi così distraevano me alla guida: tante volte il mezzo addirittura "sbandava", perché si divertivano a saltare e restare in piedi sui sedili».

IL TIMORE
L'autista prosegue nel racconto: «Ho detto loro, più volte, che sul pulmino bisogna stare seduti (visto che il giro dura solo mezz'oretta), ma purtroppo continuavano a fare le solite cose, senza pensare a cosa potrebbe accadere di brutto nel caso provocassero ulteriori distrazioni al guidatore. Infatti, non avendo l'accompagnatore a bordo - e sarebbe da mettere, vista la situazione -, io devo guardare la strada e contemporaneamente far si che il trasporto vada a buon fine dentro il veicolo, perciò l'anno scorso ho lasciato correre troppe volte. Ho avvisato anche la scuola e so anche che alcuni genitori sono stati contattati».

L'APPELLO
Terminata la cronistoria di quanto accaduto, la giovane autista volge lo sguardo al futuro e si rivolge con il cuore in mano ai genitori: «Quest'anno continuerò ad esserci io come autista della linea 1 - è la sua conclusione -, vi chiedo gentilmente di spiegare ai bimbi e ai ragazzi che saliranno quanto sia importante la questione della sicurezza a bordo e ciò che potrebbe accadere nel caso si comportino male, stando in piedi o saltando e correndo. Gradirei che tutti i giorni, e a tutti gli orari, stessero sempre seduti a bordo senza arrecare danni agli altri o distraendo me alla guida. Spero con tutto il cuore che quest'anno sia migliore del precedente».

I COMMENTI


E le decine di commenti dei genitori al post dell'autista non si sono fatti attendere: c'è chi difende a spada tratta il figlio perché non farebbe mai cose del genere e chi invece dà ragione all'autista. E tra questi molti sono concordi sulla necessità di avere un accompagnatore a bordo per tenere a bada i ragazzini. «L'autista deve potersi concentrare solo sulla guida, e se i ragazzi assumono comportamenti pericolosi, fermarsi fino a che non si può riprendere la marcia in sicurezza». «I volontari sono presenti sempre e dapertutto - scrive una mamma -, ma siamo in pochi. Ecco perchè la presenza dei genitori è importante». Un'altra suggerisce un vecchi metodo, sempre efficace, «chi non rispetta le regole scende. Si chiama il genitore avvisando dell'accaduto. Perchè noi paghiamo il servizio, ma deve avvenire in sicurezza. Magari si avvisa il genitore che a causa del suo comportamento il bambino non potrà salire sullo scuolabus dalla settimana successiva perchè non rispetta le regole. Ma se cambia, potrà continuare a usufruire del servizio».
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Il Gazzettino