Scuola, la ripartenza è ancora un rebus: in Fvg mancano 1.400 insegnanti

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TRIESTE - "In Friuli Venezia Giulia mancano circa 900 docenti di sostegno, oltre ai 500 insegnanti divenuti necessari in seguito allo sdoppiamento delle classi richiesto dai provvedimenti anti Covid-19 e a 300 unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata)". Lo ha sottolineato l'assessore regionale all'Istruzione, Alessia Rosolen, nel corso della riunione della VI Commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) e riunita in presenza oggi a Trieste. I lavori, convocati nell'emiciclo di piazza Oberdan, prevedevano l'audizione del direttore dell'Ufficio scolastico regionale (Usr), Daniela Beltrame, in merito ai temi legati alle prospettive e al dimensionamento scolastico per l'anno scolastico 2020-21. "Per la Regione Fvg - ha aggiunto Rosolen - sarà impossibile supplire al fabbisogno di risorse. Insieme all'Usr è stata svolta una grande mole di lavoro e anche la prossima settimana proseguiranno le riunioni con Comuni e dirigenti scolastici. Nel frattempo, abbiamo realizzato e inviato a tutti gli istituti un manuale operativo dopo aver ricevuto le linee guida, ma devo constatare la grande difficoltà, ravvisata anche in seno alla Conferenza delle Regioni, nel confrontarsi con il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina. Noi proseguiamo a lavorare, ma le difficoltà sono enormi". "La riapertura delle scuole in settembre rimane una priorità assoluta e nessuno può pensare di fare neppure un passo indietro. Tuttavia - ha proseguito l'assessore - non bastano i milioni di euro che la Regione ha messo e metterà a supporto. Gli interventi nazionali a pioggia, infatti, non consentono un adeguato coordinamento, mentre proseguono i nostri monitoraggi su tutti i temi legati alla scuola: edilizia, personale e trasporti".
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Il Gazzettino