Scuola, firmato il protocollo per il rientro alle superiori il 7 gennaio: a Pordenone chiuderà al traffico via Interna

Un autobus in via Interna a Pordenone
PORDENONE - L’ultimo dettaglio è stato...

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PORDENONE - L’ultimo dettaglio è stato definito durante l’ennesimo incontro in Prefettura alla presenza di Atap e soprattutto dei sindaci che sul proprio territorio ospitano istituti superiori. La scuola, in provincia di Pordenone, si prepara alla riapertura generalizzata (al 75 per cento della frequenza per le superiori) anche se si attendono notizie da Roma, dove Comitato tecnico e governano iniziano a tentennare. Intanto però c’era la necessità di mettere nero su bianco il protocollo, e ieri in Prefettura è stato stabilito un altro provvedimento: in concomitanza con l’uscita degli alunni da alcune delle principali scuole di Pordenone, scatterà la chiusura al traffico per un’ora di via Interna. Potranno transitare solo gli autobus, in modo tale da evitare ingorghi e facilitare il distanziamento tra gli studenti. Sarà il Comune a gestire la chiusura e la riapertura della strada. Per il resto, tutto come già stabilito. Atap garantirà 30 autobus in più per far rispettare a bordo i limite di capienza del 50 per cento. In provincia di Pordenone, inoltre, non si procederà allo scaglionamento degli ingressi a scuola, come invece avverrà ad esempio in provincia di Udine. Tutti i presidi dovranno comunque garantire ingressi quanto più possibile dilazionati e differenziati, mentre c’è qualche speranza in più che si riescano a trovare dei correttivi al deflusso degli studenti in uscita. In questo senso, tanti dirigenti stanno pensando di scaglionare l’ultima ora di lezione, in modo da organizzare le uscite degli allievi ogni dieci minuti ed evitare quindi la calca. Il problema legato agli assembramenti, però, si ripresenterebbe comunque alla fermata dell’autobus, dal momento che gli studenti, una volta usciti dalle proprie scuole, si ritroverebbero comunque ad attendere i mezzi per tornare a casa. E sarà lì che entreranno in gioco i Comuni, chiamati a garantire ordine e distanziamento sociale grazie all’impiego di volontari, steward (dove presenti, come a Pordenone) e agenti della polizia locale. Quanto ai nuovi autobus, i mezzi sono frutto di un’operazione di noleggio da più privati del territorio. Grazie a questa soluzione non si arriverà alla necessità di scaglionare gli ingressi dei ragazzi a scuola, scompaginando di fatto l’organizzazione dei singoli plessi. Dal 7 gennaio, quindi, il 75 per cento dei ragazzi delle superiori tornerà a fare lezione in classe, e lo farà salendo su autobus pieni solo a metà, come vuole il Dpcm, ed entrando a scuola come prima, senza cambi di orario. E ieri il vicepresidente Riccardi ha assicurato: «Lavoriamo per il rientro in classe il 7 gennaio».

 

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Il Gazzettino