Quella scuola dove il presepe non si faceva: «Ma adesso sì»

Quella scuola dove il presepe non si faceva: «Ma adesso sì»
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PORDENONE - Il presepio nelle scuole s’ha da fare. Altro che mollare la presa. In città e in provincia, anzi, esce un messaggio chiaro: nelle scuole il presepio, i canti di Natale e tutto quanto radica le tradizioni, deve essere portato avanti. Non a caso a muoversi sono stati alcuni presidi, i responsabili dei plessi comprensivi, ma anche diversi sindaci e - pur senza clamore - si sono mossi i parroci.


Insomma, dopo Parigi tanti sono i protagonisti di una difesa delle tradizioni e molti "contestano" la polemica che arriva dalla scuola di Rozzano. Così, ad esempio, cavalcando l'onda lunga della discussione, emerge una decisione destinata a seminare proseliti. Arriva dall'Isis di Sacile-Brugnera e vede protagonista il dirigente Alessandro Basso, presidente dell'associazione presidi della provincia di Pordenone: «Nella mia scuola - spiega - non si allestiva il presepe. Ma da quest'anno, proprio per dare un messaggio, l'ho voluto fortemente. Così l'ho ordinato e sarà allestito. Fa parte della nostra tradizione ed è giusto che venga riscoperto»...



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Il Gazzettino