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MELARA - Salgono i toni della protesta dei genitori degli alunni che frequentano la scuola media di Melara. Domenica sono stati affissi inequivocabili striscioni all'ingresso dell'istituto scolastico. Rivogliamo il nostro orario, La scuola dialoga... non impone , La scuola è vita, non deve chiudere, Questa scuola è sorda sono i contenuti della seconda protesta nel giro di pochi giorni. Due settimane fa, infatti, le famiglie avevano ritirato anticipatamente i figli dalle lezioni, per dire no alla scelta dell'istituto comprensivo di Castelmassa di sostituire il rientro pomeridiano con il prolungamento delle lezioni fino alle ore 14. Una decisione, quella dei vertici scolastici, che aveva sollevato perplessità e malumori nelle famiglie, causando notevoli disagi organizzativi.
«La modifica - fanno sapere i genitori - è avvenuta ad anno scolastico iniziato, senza che le famiglie siano state coinvolte nella decisione, sconvolgendo di fatto un orario. Fortemente amareggiati, anche per le modalità e le tempistiche con le quali è avvenuto tale cambiamento, esprimiamo il nostro disappunto per una scelta che costringe i nostri figli ad affrontare sei ore di lezione consecutive a scapito della qualità dell'apprendimento, senza parlare delle difficoltà logistiche che le famiglie si trovano a dover affrontare». Per i genitori, si tratta di un danno che si ripercuote sulla scuola stessa: «Grazie al vecchio orario la nostra scuola negli anni aveva incassato apprezzamenti anche da parte delle famiglie dei comuni limitrofi, che hanno permesso finora di tener in vita l'istituto, questo perché l'offerta formativa proposta era alternativa a quella di altre realtà più vicine a casa. Confidiamo in un pronto ripristino del vecchio orario. In alternativa si sta valutando di riportare i figli in una scuola più comoda dal punto di vista del trasporto.
Il Gazzettino