Maestre a scuola dopo la pensione: «Teniamo vivo l’orto didattico»

Al comprensivo Coletti il “lavoro” di Tiziana Camarotto e Lina Zottarel

Maestre a scuola dopo la pensione: «Teniamo vivo l’orto didattico»
TREVISO - Sono andate in pensione dopo una vita passata in cattedra. Ma in realtà non hanno mai lasciato la loro scuola. Anche oggi, adesso a titolo volontario, continuano...

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TREVISO - Sono andate in pensione dopo una vita passata in cattedra. Ma in realtà non hanno mai lasciato la loro scuola. Anche oggi, adesso a titolo volontario, continuano a stare accanto agli alunni dell’istituto comprensivo Coletti di Treviso. Si tratta delle maestre Tiziana Camerotto e Lina Zottarel, rispettivamente di 66 e 67 anni. La prima continua a seguire le attività dell’orto didattico allestito alle elementari Collodi e la seconda tiene due laboratori di matematica, in orario curricolare, con gli alunni di altrettanti elementari dello stesso istituto comprensivo. «Mi sono offerta per poter portare avanti un’iniziativa che aveva preso forma negli anni scorsi – spiega Camerotto, andata in pensione lo scorso settembre – È una cosa a cui mi dedico volentieri. Un modo per continuare ad aver cura della scuola così come, alla fine, del quartiere di San Liberale». Ovviamente non era affatto una cosa dovuta. Ma evidentemente il legame che si è creato è andato oltre al semplice lavoro. «La partecipazione della scuola nella vita del quartiere è sempre stata molto forte – continua la maestra – ed è importante continuare a sensibilizzare i bambini in questo senso, anche partendo da quelle che possono sembrare piccole cose». 

L’ATTIVITÀ
L’orto didattico era stato impostato negli anni scorsi in collaborazione con la cooperativa Solidarietà di Treviso e Alternativa di Carbonera. E oggi, anche grazie alla stessa Camerotto, gli alunni possono prendersi cura delle piantine che spuntano nel cortile della scuola. Fragole, cipolle, piselli, aglio e così via. Si presta attenzione anche ai due meli, in attesa di poter raccogliere i frutti. Senza dimenticare la siepe che contorna la scuola. Giovedì, ad esempio, Camerotto ha accompagnato nell'orto didattico le classi prima e seconda. Mercoledì prossimo toccherà alla terza. Con l’arrivo della primavera, di seguito, sicuramente il lavoro non mancherà. Al progetto, poi, partecipano anche due ragazzi con disabilità della cooperativa Solidarietà.
I PROGETTI

Oltre all’orto delle Collodi, questi ultimi a breve entreranno negli altri plessi per curare le biblioteche, organizzare letture per i bambini e gestire i prestiti dei volumi. «Ci sono tanti progetti importanti all’interno della scuola – sottolinea la preside Angelo Ferraro – ed esiste un legame profondo che porta molti insegnanti a lavorare con passione e con grande motivazione. A volte, come in questi casi, anche gratuitamente, perché ci credono. In questo contesto si innestato una serie di attività che vanno dalla robotica ai giochi matematici, fino all’orto e alla cura della biblioteca». Tra le altre cose, i bambini dell’istituto comprensivo Coletti hanno realizzato anche una piccola guida del quartiere di San Liberale. Lo scorso 9 febbraio gli alunni della quinta elementare Collodi l’hanno donata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, in occasione della consegna ufficiale del riconoscimento per il secondo posto conquistato con il lavoro “Anch’io ero come voi” nel concorso nazionale “10 febbraio - Un mondo e un passato”, dedicato alle storie degli esuli giuliano-fiumano-dalmati. E nei giorni scorsi da Roma è arrivata una lettera di ringraziamento. Le scuole e la città di Treviso crescono anche grazie a questo. «C’è sempre un’interazione diretta molto forte tra la nostra scuola e le realtà associative del territorio – tira le fila la preside Ferraro – e si tratta di un aspetto che rappresenta un valore aggiunto sia per l’istituto che per l’intero quartiere». 
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Il Gazzettino