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PRATA (PORDENONE) - «Capisco la giusta protesta da parte dei genitori. Però ora deve rientrare, nell'attesa che ognuno, nel proprio ruolo, faccia i necessari chiarimenti sul servizio mensa. Oggi è l'ultimo giorno che consento ai bambini di mangiare in classe il pasto preparato dalle famiglie. Le indicazioni in materia, emanate dall'Asfo, vietano che a scuola si consumi del cibo sfuso portato da casa, perché sfuggono a determinati controlli». Giovanni Dalla Torre, dirigente dell'Istituto comprensivo Federico Da Prata, per oggi intendeva ieri, mercoledì, secondo giorno della settimana (l'altro è il lunedì) in cui gli alunni delle scuole primarie hanno il rientro pomeridiano e devono pranzare nella mensa gestita dalla Gemeaz Elior.
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LA PROTESTA
Ieri lo sciopero del panino ha coinvolto per il secondo giorno ancora la Nievo e la Brunetta a Prata di Sopra e, per la prima volta, anche il plesso della Serra a Villanova. La contestazione contro la qualità dei cibi serviti in mensa è partita proprio dalla scuola di via San Simone, con la più ampia adesione di genitori e bambini. È alla Brunetta che è scoppiato il casus belli. La scorsa settimana un'alunna, nel suo piatto di gnocchi, ha trovato una poco piacevole larva. Il fatto ha scatenato la rabbia delle famiglie, che già nei mesi scorsi avevano più volte lamentato lo scarso appeal del cibo servito ai propri figli, come riportato anche da un'interrogazione del M5S in Consiglio.
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LA CONTESTAZIONE
Intanto, il sindaco ha inviato una formale contestazione, relativamente alla larva ritrovata negli gnocchi, e la società appaltatrice ha una decina di giorni per presentare le controdeduzioni. In attesa che questi atti si compiano, il dirigente scolastico sostiene di non poter più ammettere, per conformità alle regole dettate dall'Asfo, che i bambini restino in classe a consumare cibi take away. «Il panino in classe non lo posso più accettare. E' stato giusto che i genitori abbiano fatto le loro rimostranze, ma bisogna che la protesta rientri», ribadisce Dalla Torre. Se l'invito alla calma sarà compreso dal fronte anti-mensa, lo si vedrà lunedì prossimo, quando è previsto che i bambini rimangano a scuola anche nelle ore pomeridiane. La prima preoccupazione delle famiglie, ovviamente, è per la salute dei piccoli riferita agli alimenti serviti dalla mensa, sulla cui qualità vigila una commissione. Alcuni rapporti, riportati nell'interrogazione del M5S, riferiscono di cibi freddi, dalla scarsa varietà o poco cotti, L'amministrazione comunale e la Gemeaz Elior faranno il punto sul servizio mensa in un incontro in agenda lunedì 24 maggio. (cr.sp.)
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Il Gazzettino