Scuola, l'allarme dei genitori: «A settembre rischio di classi-pollaio»

Una classe di bambini particolarmente affollata
ROVIGO -  Dalla terza alla quarta, la promozione per una classe intera diventa un salto nel vuoto, verso la dissoluzione del gruppo dei compagni che per tre anni hanno...

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ROVIGO -  Dalla terza alla quarta, la promozione per una classe intera diventa un salto nel vuoto, verso la dissoluzione del gruppo dei compagni che per tre anni hanno condiviso un percorso, compreso l’ultimo scorcio di quest’anno stravolto dall’emergenza della pandemia e dalla didattica a distanza. Una classe del liceo Paleocapa di Rovigo, infatti, scomparirà di colpo, a metà ciclo, in barba alla logica che vorrebbe, in tempo di rischio epidemico, favorire classi meno numerose e non le fantomatiche “classi pollaio”. Metà degli studenti finirà nella sezione A, metà nella sezione B. A scegliere sarà la sorte.

GENITORI MOBILITATI
E, a sollevare il problema, i genitori dei “ragazzi della III C”, dell’indirizzo Scienze applicate del liceo scientifico Paleocapa, la futura quarta che, come in una lotteria senza vincitori, ma con una chiara sconfitta per tutti, il prossimo anno scolastico cesseranno di essere classe e verranno smistati per sorteggio nelle altre due sezioni: «Per l’anno scolastico 2020/2021 sono previste solo due classi quarte e i 17 alunni della sezione C saranno estratti a sorte per essere inseriti nelle altre 2 classi, sezioni A e B, che diventeranno così classi più numerose fino a 30 alunni. Tutto questo è stato comunicato ai ragazzi e ai genitori tramite circolare su registro elettronico.
RISCHIO AFFOLLAMENTO
I ragazzi della sezione C si sentono discriminati  nel subire questa norma assurda, dopo un periodo di lezioni a distanza in cui nonostante tutto si sono trovati più che mai coesi nell’impegno scolastico così insolito e difficile da gestire. Gli insegnanti stessi hanno confermati la maturità e l’impegno dimostrato da questa classe. Ci si chiede, in questo periodo in cui si prospetta per settembre un rientro a scuola con distanziamento sociale, come verrà gestita una situazione di classi pollaio che si verrà a creare».
RIUNIONE IN STREAMING
Mercoledì 17 giugno è prevista una riunione in streaming con la dirigente del liceo, la professoressa Cristina Gazzieri, per un confronto costruttivo in merito. «Si auspica - dicono i genitori - una soluzione positiva per i ragazzi che si trovano ad affrontare in un periodo già particolare della loro crescita una situazione creata da una normativa insensibile alle difficoltà già presenti in questa pandemia da Covid».
PROVINCIA IN ALLERTA
Una decisione che spiazza e che rischia di non essere un caso isolato. Già nei giorni scorsi, infatti, si era messo in moto il presidente della Provincia di Rovigo Ivan Dall’Ara, che fra l’altro, fino a un anno fa, era direttore amministrativo dell’istituto Viola–Marchesini. «Alcuni presidi – aveva spiegato - mi hanno già sollecitato a farmi portavoce di una contrazione di classi che sarebbe preventivata e che non terrebbe conto della nostra realtà né del nuovo contesto rappresentato dalla presenza del Coronavirus. Non bisogna ragionare come in passato con i soli numeri, ma tenendo conto di una situazione in divenire. Per questo voglio fare un incontro con tutti i sindaci e con il provveditore, inviterò anche l’assessore regionale. Non escludo di chiedere anche l’apertura di un tavolo con il prefetto, come è successo due anni fa. Per la parte di competenza della Provincia sono pronto a fare il possibile, anche in virtù di una particolarità del nostro territorio».
VERTICE IN PREFETTURA

L’incontro preannunciato si potrebbe già tenere questa settimana, spiega Dall’Ara: «I nodi stanno arrivando al pettine, mentre a livello nazionale si continua a pensare solo alla comunicazione e non all’organizzazione, con un ministro dell’Istruzione come la Lucia Azzolina che dimostra ogni volta la propria inadeguatezza. Il mondo della scuola brancola nel buio, ma ho fiducia che una rodigina come Carmela Palumbo, già Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Miur, che è ora tornata a guidare l’Ufficio scolastico regionale, possa fare in modo da alleviare le difficoltà del Polesine e dei suoi circa 150 plessi scolastici - fa presente Dall’Ara - Questa settimana spero si possa già tenere l’incontro, recependo anche le istanze che arrivano dai genitori».
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Il Gazzettino