Da qualche settimana era diventato un vero e proprio incubo per alunni e studenti di tutti gli istituti scolastici, sia delle primarie che delle secondarie, del quartiere...
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LE SEGNALAZIONI
Questa volta l’esibizionista di turno non è il “solito” uomo di mezza età, ma un giovane: si tratta infatti di V.F., 24 anni, trevigiano. Per lui potrebbero scattare, in attesa che prosegua l’iter giudiziario, altre misure interdittive per evitare che torni a “esibirsi” all’esterno del quartiere di Santa Bona e anche nel resto degli altri quartieri trevigiani in cui vi fossero istituti scolastici con ragazzini o ragazzine, gli obiettivi delle sue scorribande. Non chiare le motivazioni che lo spingano ad entrare in azione. Fondamentale per identificare e denunciare il 24enne sono state le puntuali segnalazioni dei genitori degli studenti che si sono trasformati in detective e hanno raccolto le esperienze, non piacevoli, riferite dai propri figlioletti che si sono trovati a tu per tu con il giovane trevigiano. Madri e padri hanno poi mobilitato la polizia, denunciando alla Questura di Treviso quanto stava avvenendo da ormai troppo tempo. Una situazione chiaramente insopportabile, indecente e con pesanti ripercussioni per lo stato d’animo di alunni e studenti.
LE INDAGINI
Il resto lo hanno fatto le indagini, pazienti, eseguite dagli agenti della squadra mobile di Treviso. I poliziotti, per alcuni giorni, si sono appostati all’esterno degli istituti scolastici di Santa Bona, in attesa che nella rete tesa dagli investigatori finisse il maniaco. Era solo questione di tempo: qualche giorno fa infatti il 24enne è stato colto sul fatto, bloccato e accompagnato in Questura. Nei suoi confronti gli accertamenti potrebbero proseguire: nel suo passato non risultano episodi simili ma non si esclude che possano essergli attribuite “esibizioni” che in passato non avevano trovato un colpevole. Di certo i genitori di studenti e alunni che accompagnano e prelevano i propri figli a scuola, oltre a chi li attende a casa, possono certamente tirare un sospiro di sollievo dopo questa rapida indagine eseguita dalla squadra mobile di Treviso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino