Treviso. Scuola, saranno assunti 700 prof di ruolo ma non bastano. La Uil: «Serviranno 2.800 supplenti»

Ieri il ministero dell'Istruzione e del Merito ha timbrato il decreto. Per il Veneto sono stati autorizzati 4.790 posti a tempo indeterminato

Mancano docenti (foto Pexels - Max Fischer)
TREVISO - Ci sono oltre 700 insegnanti da assumere in vista di settembre. A tanto ammonta la stima delle prossime immissioni in ruolo nelle scuole della provincia di Treviso. Ieri...

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TREVISO - Ci sono oltre 700 insegnanti da assumere in vista di settembre. A tanto ammonta la stima delle prossime immissioni in ruolo nelle scuole della provincia di Treviso. Ieri il ministero dell'Istruzione e del Merito ha timbrato il decreto. Per il Veneto sono stati autorizzati 4.790 posti a tempo indeterminato. Lunedì l'ufficio scolastico regionale definirà la ripartizione tra le varie province e soprattutto tra le classi di concorso, ovvero le diverse materie. L'ordine di grandezza, però, è già noto da tempo. Ad oggi un terzo dei professori che insegna nelle scuole trevigiane, circa 3mila, sono precari. Le immissioni in ruolo rappresentano quindi un passo in avanti sul fronte della continuità. Ma il nodo non verrà comunque risolto del tutto. «La previsione è quella di scendere verso i 2.300 precari. Al momento, però, non sono stati conteggiati circa 500 pensionamenti - avverte Giuseppe Morgante della Uil Scuola di Treviso - e di conseguenza alla fine sarà comunque necessario ricorrere a 2.800 supplenti. La quota purtroppo non viene ridotta ulteriormente perché così lo Stato di fatto si garantisce un risparmio».

Le assegnazioni

A proposito di supplenze, questa volta l'ufficio scolastico di Treviso ha anticipato i tempi. La prima fase riguardante le assegnazioni dalle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) si aprirà già il 17 luglio. Un paio di settimane prima del solito. L'obiettivo è quello di avere tutti i professori in cattedra già al suono della prima campanella del nuovo anno scolastico a settembre. Di pari passo si stanno muovendo anche i presidi. Da settembre la nuova dirigente del liceo scientifico Giuseppe Berto di Mogliano sarà Monica Facchini, attuale guida dell'istituto comprensivo di Vedelago. Di seguito, la preside Luana Pollastri si sposterà dall'istituto comprensivo di Preganziol a quello di Spresiano. E Gianpaolo Bortolini lascerà l'istituto comprensivo di Valdobbiadene per assumere la guida del centro per l'istruzione degli adulti Alberto Manzi di Treviso. Qui prenderà il posto di Michela Busatto, ex dirigente delle Serena, che va in pensione. Ci sono poi 4 conferme. Queste riguardano i presidi con il contratto triennale arrivato a scadenza. Nell'elenco ci sono Doriana Renno, che resta alla guida dell'istituto comprensivo Stefanini di Treviso, Sabrina Caterina Antiga continuerà a dirigente l'istituto Fanno di Conegliano, Giuseppe Greco rimane preside dell'istituto comprensivo Nievo di Cordignano, mentre Nicola Zavattiero è confermato come dirigente scolastico del Maffioli di Castelfranco.

I trasferimenti

Non è finita. A breve verranno pubblicati i trasferimenti dei presidi in altre regioni. «Quest'anno diversi dirigenti originari del sud hanno chiesto di poter tornare nel meridione - rivela Claudio Baccarini, responsabile regionale dei dirigenti scolastici della Cgil - questo perché rispetto agli anni scorsi sono stati messi a disposizione di fatto tutti i posti. Di conseguenza aumenterà il numero dei presidi che lasceranno il Veneto e la provincia di Treviso». Chi saranno i sostituti? La graduatoria rimasta dopo l'ultimo concorso nazionale ormai conta solamente 140 nominativi. Tra questi c'è anche Diego Bottacin, il professore ex consigliere regionale. Ma è chiaro che non possono bastare. «Purtroppo è facilmente prevedibile che si tornerà ad avere un numero elevato di reggenze», dice Baccarini. Cioè di presidi titolari in una scuola che guidano "in tandem", in contemporanea, anche un altro istituto. Non è il massimo a livello organizzativo, soprattutto se si parla di istituti scolastici grandi. A quanto pare, però, al momento non ci sono altre soluzioni. 

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Il Gazzettino