CONEGLIANO - «Sono alla ricerca di docenti di elettronica ed elettrotecnica. Posto di lavoro: un istituto tecnico di Conegliano. Se conoscete qualcuno da segnalarmi,...
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LE CARENZE
In tutto ciò l'itis Galilei ha ancora tre cattedre scoperte. Anzi, tre e mezza. Per il momento si va avanti con altri insegnanti che fanno lezioni in più e con orari ridotti. Da qui la scelta di Amato di lanciare un appello su Facebook. Non un messaggio in bottiglia nel mare magnum dei social network. L'avviso è stato pubblicato in gruppi frequentati proprio da docenti. E le risposte non si sono fatte attendere. Si sono subito fatti avanti sette professori: da Torino ad Agrigento, da Trapani a Macerata. Ma il problema non si è risolto.
«C'è un vincolo che impedisce agli insegnanti già inseriti nelle graduatorie per le supplenze di accettare incarichi in altre province spiega il dirigente è un paradosso, vista la disponibilità. Senza deroghe, però, al momento è questa la situazione». Come si potrà scogliere il nodo?
STRADA ALTERNATIVA
«Cercheremo tra i neolaureati che non si sono ancora iscritti a nessuna graduatoria fa il punto Amato oppure tra i docenti che per qualche errore nella compilazione dei moduli sono stati depennati dalle graduatorie». Con la speranza che magari possa arrivare anche una mano dal mondo dell'industria. La scelta di usare Facebook come strumento di ricerca in passato ha già pagato. L'anno scorso lo stesso Galilei aveva individuato in questo modo un docente proveniente da Ragusa. All'epoca, però, non c'era il vincolo inserito con le nuove graduatorie provinciali per le supplenze.
LA RIORGANIZZAZIONE
Negli ultimi mesi l'itis di Conegliano ha fatto un gran lavoro a livello strutturale per riuscire ad accogliere i propri mille studenti in presenza, nel rispetto delle misure di prevenzione contro il coronavirus. L'obiettivo è stato centrato. Tanto che all'inizio della scorsa settimana una delegazione di ragazzi ha formalmente ringraziato il preside, i docenti e tutto il personale. In questo inizio di anno scolastico l'istituto è stato sfiorato dal coronavirus. Uno studente è risultato positivo al test. Nei giorni precedenti alla conferma del contagio, però, non era andato a scuola. E per questa ragione non è stato necessario far scattare alcuna quarantena precauzionale.
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Il Gazzettino