PADOVA - Un padovano su 4 sotto i 14 anni è di origine straniera. E in alcune scuole elementari gli alunni non italiani sfiorano quota 70%. A certificarlo è il...
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LA DISTRIBUZIONEIl report del Comune fotografa anche altri aspetti della vita dei bambini e degli adolescenti padovani. Analizzando i dati si scopre, per esempio, che il quartiere con il maggior numero di under 15 in valore assoluto è il 4 Sud-Est con 5.496 minori residenti, mentre quello con la maggiore incidenza sul totale dei residenti è il quartiere 6 Ovest con 4.304. La maggiore percentuale di famiglie con figli fino a 14 anni si trova nel quartiere 6 Ovest con 2.793 nuclei familiari. Il valore più basso, invece, sia in percentuale, sia in termini assoluti, viene registrato in centro, dove sono 1.720. Lo studio rivela, poi, che tra i bambini residenti in fascia di età 0 2 anni, mediamente, uno su cinque frequenta un asilo nido comunale. Quasi l'8% degli iscritti risiede al di fuori del comune di Padova, con un picco nel quartiere 3 Est (24,6%), mentre il valore più basso (1,55%) viene riscontrato nel quartiere 2 Nord. Tra i bambini residenti in fascia di età 3 5 anni, mediamente, uno su 6 frequenta una scuola dell'infanzia comunale. Nei quartieri in cui sono presenti scuole dell'infanzia comunali, l'incidenza dei bambini non residenti nel comune di Padova sul totale degli iscritti è pressoché nulla.
La scuola elementare con il maggior numero di pasti erogati è la scuola Ardigò (4.060), seguita dalla Manin (37.502) e dalla Lambruschini (36.092). La scuola media con il maggior numero di pasti erogati è, invece, la Galilei (17.431), seguita dalla Pascoli (12.697) e dalla Mameli (11.537).
Il report del settore Statistica analizza anche i consumi culturali degli under 14. Sfogliando la pubblicazione si scopre, così, che la biblioteca Valsugana ha avuto, nel 2017, la maggiore percentuale di utenti che sono arrivati a quota 14.140. La più alta percentuale di prestiti di libri destinati alla fascia 0 14 (29.139) sul totale di prestiti di libri si riscontra, infine, nella biblioteca dell'Arcella. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino