Baby vandali imbrattano il centro anziani di Bibano. La sindaca Paola Guzzo: «Abbiate il coraggio di chiedere scusa e rimediare»

L'ingresso della sede del Gruppo anziani di Bibano vandalizzata da un gruppo di ragazzini
GODEGA (TREVISO) – Baby vandali imbrattano la sede del Gruppo anziani di Bibano. Scritte volgari su muri e infissi, tag, e rivendicazioni come “Smoke zone”...

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GODEGA (TREVISO) – Baby vandali imbrattano la sede del Gruppo anziani di Bibano. Scritte volgari su muri e infissi, tag, e rivendicazioni come “Smoke zone” e “No peace smoke” (zona fumatori). Parole che sembrano alludere al motivo della vendetta: nei giorni scorsi era stata rimossa una panchina che i giovanissimi usavano per i loro raduni a base di spinelli. Così si sono “armati” di bombolette spray nere e hanno lasciato i loro messaggi di sfida.

 

L’appello della sindaca

Un gesto «inaccettabile» per la sindaca Paola Guzzo. «Stiamo facendo la conta dei danni - afferma - e sono in corso accertamenti per identificare i responsabili». La prima cittadina è convinta che sia soltanto questione di tempo e la verità verrà a galla. Ma le piacerebbe che i teppisti si costituissero, ammettendo le proprie responsabilità. «Si credono coraggiosi perché hanno danneggiato la sede del Gruppo anziani - sbotta -, vediamo se hanno il coraggio anche di presentarsi in municipio per chiedere scusa e rimediare ai danni, offrendosi magari di ritinteggiare l’edificio o facendo qualche ora di volontariato. Quello sì che sarebbe un gesto da grandi, un segno di maturità. Spero davvero di vederli qui insieme ai loro genitori. La porta del mio ufficio è sempre aperta».

 

Telecamere contro i raid

E sul possibile movente del raid vandalico, Guzzo è categorica: «Anche se fosse per la panchina rimossa, la vendetta non può e non deve essere una giustificazione, mai». Non è la prima volta del resto che la gang prende di mira il centro. «Ma stiamo valutando di installare delle telecamere - conclude la sindaca -. Abbiamo già chiesto contributi per implementare la videosorveglianza».

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Il Gazzettino