Scritte sui muri al Sant'Artemio: "Lorenzo 18 anni morto di scuola"

Il muro imbrattato
TREVISO - Blitz nella notte nella sede della provincia di Treviso al Sant'Artemio. Con una bomboletta spray rossa è comparsa una scritta sul muro: "Lorenzo....

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TREVISO - Blitz nella notte nella sede della provincia di Treviso al Sant'Artemio. Con una bomboletta spray rossa è comparsa una scritta sul muro: "Lorenzo. 18 anni. Morto di scuola". Il rifermento è a Lorenzo Perelli, schiacciato da una trave d’acciaio durante il suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro.

Nel frattempo gli studenti di diverse scuole e città hanno protestato davanti al Miur e agli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali. “Non si può morire di scuola-lavoro”, recita lo striscione esposto dagli studenti, che scenderanno in piazza in tutta Italia il prossimo 28 gennaio.
«La morte di Lorenzo non è un incidente» - dichiara Simon Vial, responsabile scuola del Fronte della Gioventù Comunista – «in questi anni si sono già verificati gravi incidenti che hanno coinvolto studenti in stage PCTO, ma non è stata presa alcuna misura che tutelasse la loro sicurezza o che mettesse in discussione il sistema dell’alternanza scuola-lavoro».
«Non si può morire a 18 anni lavorando gratis dentro un’officina» – continua Vial – «Oggi i ministri del Governo Draghi piangono lacrime di coccodrillo, mentre stanziano altri miliardi per finanziare il sistema dell’alternanza scuola-lavoro con il PNRR. Tutte le forze politiche che hanno sostenuto e votato la “Buona Scuola” hanno una responsabilità pesantissima su questa situazione. È un sistema marcio quello che insegna a milioni di giovani che è normale lavorare gratis senza diritti e sicurezza, per abituarli a un futuro di sfruttamento e miseria. Per questo scenderemo in piazza venerdì 28 gennaio. Invitiamo tutti gli studenti e i lavoratori a unirsi alla nostra protesta, perché c’è in gioco la nostra vita e il nostro futuro. La morte di Lorenzo non passerà sotto silenzio»

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Il Gazzettino