Scorzè. AkzoNobel, c'è un primo accordo per evitare i licenziamenti

Verrà individuata una figura con il compito di cercare altre realtà interessate a subentrare alla multinazionale

Scorzè. AkzoNobel, c'è un primo accordo per evitare i licenziamenti
SCORZE' - Si annuncia una qualche schiarita sulla vertenza AkzoNobel Coat Legno di Peseggia. Dopo settimane di lotte e di incontri, il 2 marzo i rappresentanti sindacali sono...

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SCORZE' - Si annuncia una qualche schiarita sulla vertenza AkzoNobel Coat Legno di Peseggia. Dopo settimane di lotte e di incontri, il 2 marzo i rappresentanti sindacali sono riusciti a far firmare un primo verbale di impegni che stabilisce procedure, intenti e soluzioni economiche che possano portare a qualche conclusione positiva della vicenda che mette a rischio il posto di lavoro di 46 dipendenti dal 1° giugno. Lo comunicano le sigle sindacali della Fictem Cgil e della Femca Cisl che dallo scorso gennaio sono state a stretto contatto con i lavoratori dopo che di punto in bianco la multinazionale con sede ad Amsterdam, dopo l'apertura di un tavolo in Confindustria, aveva proclamata la chiusura della succursale vernici di Peseggia per trasferire le produzioni a Malmö in Svezia. "Il verbale - come ha spiegato Davide Stoppa della Fictem Cgil - sancisce punti importanti come la nomina di un "advisor" che, in stretta collaborazione e confronto con le parti firmatarie dell'accordo, avrà il compito di individuare le aziende interessate a subentrare nel sito, con massima attenzione alla salvaguardia occupazionale, stabilendo importi interessanti per ogni lavoratore che l'azienda subentrante dovrebbe poi assumere a tempo indeterminato».


INCONTRI PERIODICI


Nel comunicato dei sindacati viene peraltro precisato che costi di eventuali bonifiche del sito industriale saranno a carico di AkzoNobel e che vi saranno incontri periodici di verifica e confronto sullo stato di avanzamento del piano. In aggiunta pare che le strutture impiantistiche non saranno smantellate per mesi perché potrebbero interessare a possibili futuri acquirenti. "Questa ipotesi si legge nel documento sindacale - potrà essere attuabile e diventare accordo dal momento in cui verrà definita in sede regionale, con l'advisor incaricato, il percorso da intraprendere. Solo allora saremmo nelle condizioni di firmare la cassa integrazione straordinaria per cessazione dell'attività che diventerà utile per raggiungere il risultato sperato". Tuttavia, nel malaugurato caso in cui non venisse raggiunto l'obiettivo del ricollocamento occupazionale per tutti i lavoratori o parte di essi, il verbale riporta che per gli esuberi verrà previsto un piano di incentivi al trasferimento in altre sedi di Akzonobel o importanti incentivi di licenziamento come ultima soluzione. I rappresentanti sindacali non hanno nascosto qualche motivo di soddisfazione per questi primi obiettivi concordati e dichiarano di proseguire nelle iniziative perché il percorso si concretizzi con la riapertura del sito e la rioccupazione. "Abbiamo lavorato da subito per trovare una soluzione occupazionale e produttiva, imboccata la strada di un accordo al fine di ottenere le condizioni migliori possibili per suscitare l'interesse da parte di altre aziende, far loro acquisire il sito e assumere i lavoratori in soprannumero». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino