TREVISO - È stato ritrovato all'inizio dell'estate scorsa in un angolo del magazzino di una casa in pieno centro di Treviso, Il Ritratto di Memi Zanchetta, una...
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È subito sembrato doveroso, da parte dei proprietari, su consiglio di Stringa informare il direttore del Museo Emilio Lippi e subito sono state avviate le trattative per far convogliare il pezzo nel patrimonio museale trevigiano. Qualche giorno fa è stato siglato l'accordo e ieri l'assessore alla cultura Luciano Franchin ha annunciato pubblicamente che «un Arturo Martini bellissimo ed inedito è la strenna natalizia che il Comune di Treviso ha acquistato per il Museo Bailo e per i trevigiani».
Nei prossimi giorni verrà sottoposto ad un restauro per andare poi, nei primi mesi dell'anno, andrà ad arricchire la collezione trevigiana che è la più grande raccolta nazionale di Martini. Lippi particolarmente soddisfatto dell'importate acquisizione spiega che Memi Zanchetta verrà esposto affianco a L'ubriaco scultura che si avvicina molto, realizzate entrambe nel 1910. Gli studiosi, sviati da alcune descrizioni, iniziarono erroneamente, infatti, a chiamare, la scultura esposta al Bailo L'ubriaco, con il doppio titolo Ritratto di Memi Zanchetta. Ora sappiamo che si tratta invece di due opere diverse; i due gessi comunque si richiamano: parlano lo stesso linguaggio potente ed espressionista che usava il giovane Martini. Era il 1910 e dopo più di un secolo idealmente, come spiega il direttore dei Musei Emilio Lippi, verranno riavvicinate «saranno esposte al Bailo una affianco all'altra e in dialogo con Gino Rossi esposto di fronte a loro. Si completa così il percorso formativo e artistico del giovane Martini, chiudendo il tassello mancante». Adesso l'opera verrà sottoposta ad un restauro e prenderà il posto assegnato nel primi mesi del 2017 in occasione del 70. anniversario della morte dell'artista trevigiano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino