Capuccino e brioche in un bar in calle della Mandola, 6 euro e 50: «Prezzi inaccettabili, il sindaco intervenga»

Il giudice Filippo Lo Torto ha sollevato il caso del costoso capuccino con brioche
VENEZIA - In una città tanto celebrata quanto complessa come Venezia, una voce di protesta si alza per denunciare il trattamento ingiusto dei suoi residenti. Filippo Lo...

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VENEZIA - In una città tanto celebrata quanto complessa come Venezia, una voce di protesta si alza per denunciare il trattamento ingiusto dei suoi residenti. Filippo Lo Torto, classe 1939, dopo ben 42 anni di residenza in questa unica città, si rivolge a Il Gazzettino raccontando una vicenda che sottolinea le sfide affrontate dai veneziani "per segnalare una vergogna cittadina e una offesa ai residenti". Il 16 settembre rimarrà impresso nella memoria di Filippo Lo Torto, giudice tributario e giudice di pace e già segretario generale della Camera di Commercio di Venezia dal 1981 al 1999. "Ieri - racconta - ero uscito dal laboratorio d'analisi in campo S. Angelo, dunque digiuno, e dovendo assumere anche dei farmaci ho ordinato in un bar in zona Calle della Mandola, non piazza S. Marco, un cappuccino ed un croissant, che non ho potuto consumare al banco ma obbligatoriamente servito al tavolo". E' qui che la sua esperienza ha preso una svolta inaspettata. "Costo del servizio - commenta - meno di 5 minuti la durata: 6,50 euro che ho contestato verbalmente alla commessa, e pensare che per arrivare al salario minimo di 9 euro l'ora, lotte intestine e crisi all'orizzonte!".

La sua contestazione verbale alla commessa ha messo in luce la disparità tra i costi dei servizi a Venezia e la lotta costante dei lavoratori per ottenere un salario minimo, una battaglia segnata da conflitti interni e crisi incombenti. Lo Torto chiede che la sua segnalazione giunga all'attenzione del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, affinché vengano prese misure appropriate per garantire il benessere dei residenti, in linea con il principio fondamentale del rispetto reciproco. "Vi prego di far opportunamente pervenire la mia segnalazione sofferta, credetemi, al nostro sindaco affinché rimedi, in ossequio al principio, elementarissimo, oltre che al rispetto per il prossimo, che un turista può consumare tre/cinque cappuccini, un residente se è a suo agio molti di più". La voce di Filippo Lo Torto potrebbe non essere l'ultima. Il suo appello, "Vox clamantis", risuona nelle strade di Venezia: "Ma dobbiamo sempre tacere?".
 

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Il Gazzettino