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PADOVA - E' destinato a crescere il numero degli attivisti dei centri sociali del Nordest che sabato hanno duramente protestato durante lo svolgimento della manifestazione VicenzaOro alla Fiera del capoluogo berico. Una protesta contro la presenza di espositori israeliani (leader mondiali nella commercializzazione di diamanti) a fronte della guerra in corso nei territori palestinesi, partita con un lungo corteo e culminata con una carica della polizia e violenti tafferugli.
Fino a ieri il bilancio provvisorio parlava di cinque attivisti denunciati e dieci agenti di polizia feriti, nove dei quali del II Reparto mobile di Padova. Ieri però il questore di Vicenza, Dario Sallustio, ha annunciato che sono ancora in corso le procedure di identificazione dei partecipanti, anche attraverso «diverse ore di filmati ripresi anche da un elicottero».
La manifestazione a Vicenza ha raggruppato diverse centinaia di attivisti afferenti a tutti i principali centri sociali e collettivi di sinistra del Nordest, con una significativa partecipazione anche da parte di padovani. Proprio nella città del Santo sono state numerose in questi mesi le proteste in difesa del popolo palestinese.
Dopo le molte reazioni sulla vicenda, anche a livello nazionale, giunte tra sabato e domenica, sul caso è intervenuta anche Elisabetta Gardini, deputata padovana di Fratelli d'Italia. «Esprimo solidarietà alle forze dell'ordine aggredite a Vicenza dove i centri sociali hanno deviato il loro corteo per protestare contro la presenza di alcuni operatori israeliani alla fiera VicenzaOro ha commentato . Un fatto increscioso, che conferma il concentrato di antisemitismo e odio verso le istituzioni da parte dei soliti finti democratici. Continuare a qualificare questi individui come manifestanti è fuori luogo. Questi sono solo dei criminali mossi dal disprezzo per la democrazia».
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Il Gazzettino