Venezia. Bombe carta e coltelli alla partita, scontri con la polizia: 5 agenti in ospedale

VENEZIA - Scontri allo stadio di Venezia in occasione della partita contro il Bari: cinque poliziotti del Reparto mobile di Padova sono rimasti feriti. «Hanno subito...

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VENEZIA - Scontri allo stadio di Venezia in occasione della partita contro il Bari: cinque poliziotti del Reparto mobile di Padova sono rimasti feriti. «Hanno subito un’aggressione gravissima da criminali che hanno usato bombe carta e coltelli - denuncia il segretario Fsp Veneto, Maurizio FerraraIn ospedale refertate ustioni e un collega con un dito squarciato e, mentre noi lo troviamo delirante e inammissibile, siamo convinti che la cosa non farà poi tanto notizia. Le violenze contro i colleghi appaiono purtroppo come normalità, sia che avvengano durante una manifestazione sportiva quanto che avvengano nelle piazze, e chiunque ne sia il responsabile. La prova di questa assurda assuefazione è che non si fa abbastanza per impedire questa barbarie, a cominciare dagli stadi dove servirebbero risposte di ben altra serietà».

«Non se ne può più - dice Valter Mazzetti, segretario generale Fsp - Basta spendere i soldi dei contribuenti e la salute dei poliziotti per consentire ai soliti violenti di fare come gli pare sui campi e spalti che dovrebbero accogliere i veri tifosi, i veri sportivi, le famiglie. E’ ora di rispondere con i fatti e non con le chiacchiere a situazioni intollerabili in un paese civile, imponendo le premesse perché sia interesse di tutti che non ci siano incidenti, a cominciare dalle società da cui pretendiamo tolleranza zero con gli ultras violenti. Per ogni incontro in cui si verificano incidenti le curve delle squadre interessate devono rimanere chiuse almeno tre turni»

«Una vera e propria escalation di violenza da parte delle tifoserie e conseguente ferimento di tre agenti del II Reparto Mobile di Padova, oggi, in occasione della partita di calcio Venezia vs Bari - si legge in una nota del sindacato Sap - Appaiono inutili i provvedimenti di Daspo e chiusura delle curve, serve certezza della pena e questi delinquenti devono andare in galera. I colleghi stanno pagando un prezzo altissimo, i feriti aumentano di settimana in settimana, il SAP chiede pene certe e provvedimenti del Governo che tutelino maggiormente chi deve garantire la sicurezza nei servizi di ordine pubblico. Chi difende i difensori?»

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Il Gazzettino