OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TREVISO - Avrà uno strascico penale, con probabili denunce e Daspo, la partita di calcio che si è disputata domenica allo stadio Tenni tra il Treviso e il Mestre. L’imponente dispositivo di sicurezza, messo in piedi per frenare le tifoserie e blindare lo stadio, ha funzionato molto bene. Ne è convinta la polizia che, il giorno dopo l’incontro, può meritatamente dire che sono stati evitati scontri e risse. Ma le scintille non sono mancate. A cominciare da un gruppetto di ultras trevigiani che, munito di bandiere biancocelesti, ha tentato di assaltare l’autobus che portava i tifosi mestrini dalla stazione dei treni fin dentro al Tenni. Una decina di scatenati ha picchiato con l’asta contro la fiancata del bus nel tentativo di fermare il mezzo, far scendere la tifoseria avversaria e affrontarla. Hanno calciato la fiancata del mezzo e hanno cercato di lanciare degli oggetti. Ne sarebbe nata una rissa che, invece, gli agenti della Digos dislocati lungo il percorso hanno evitato, allontanando i facinorosi e consentendo al mezzo pubblico di proseguire la corsa.
LE VERIFICHE
Ma non è tutto. Perchè poi, una volta entrati allo stadio, ci hanno pensato i tifosi mestrini a dare spettacolo, facendo esplodere due fumogeni e due petardi che, fortunatamente, non hanno colpito nessuno dei presenti e non hanno creato danni. Senza contare le violazioni dell’ordinanza che vietava di avvicinarsi al Tenni con alcolici.
ULTRAS AGGRESSIVI
«La condotta più disdicevole l’hanno tenuta i tifosi trevigiani che hanno provato a picchiare i rivali. È una condotta antisportiva che andrà sanzionata. Ci sono persone, infatti, che hanno un’idea dello sport diversa da quello che prevede la legge» dicono dalla Questura. Gli uomini della Digos hanno ripreso tutta la scena. Le immagini saranno esaminate proprio nell’ottica di emettere i provvedimenti più consoni per evitare il ripetersi di questo tipo di problematiche. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino