Sconti benzina deferiti alla Corte di giustizia dell'Unione europea

Sconti benzina deferiti alla Corte di giustizia dell'Unione europea
TRIESTE - La Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte europea per la mancata applicazione dell'aliquota di accisa nazionale a benzina e diesel...

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TRIESTE - La Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte europea per la mancata applicazione dell'aliquota di accisa nazionale a benzina e diesel acquistati dagli automobilisti residenti in Friuli Venezia Giulia. Bruxelles considera questa concessione come una riduzione e come tale un ostacolo al corretto funzionamento del mercato interno e dunque una violazione delle norme dell'Unione europea. Le leggi europee in materia di tassazione dell'energia prevedono aliquote minime per la tassazione dei prodotti energetici: differenze sostanziali nei livelli nazionali delle accise potrebbero ostacolare il corretto funzionamento del mercato interno e causare il cosiddetto "turismo del pieno". I Paesi membri hanno la facoltà di applicare aliquote di accisa nazionali differenziate ai medesimi prodotti solo quando la direttiva sulla tassazione dell'energia lo autorizza esplicitamente. Le riduzioni regionali, come nel caso appunto del Fvg, non sono consentite dalla direttiva e costituiscono una violazione del diritto europeo. Già nel dicembre 2015, l'Unione europea aveva esortato l'Italia a modificare la normativa che consente ai residenti del Fvg di acquistare benzina o gasolio a prezzi scontati. Roma aveva tempo due mesi per rispondere in maniera soddisfacente altrimenti, l'Italia sarebbe stata deferita alla Corte di Giustizia Ue di Lussemburgo. Nel frattempo, la posta per la benzina agevolata era nella  Legge di stabilità regionale.
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Il Gazzettino