Scatta lo "sciopero del panino" nelle scuole: migliaia di piatti nella spazzatura

Scatta lo "sciopero del panino" nelle scuole: migliaia di piatti nella spazzatura
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VENEZIA - «Nessuno ci bada? Oggi il pranzo lo porto da casa!». È partito ieri con questo slogan diffuso nei social network lo sciopero del panino che ha coinvolto molte scuole primarie di Venezia, Mestre e Marghera e alcune scuole d'infanzia: Canal, Diaz, Duca D'Aosta, Zambelli, Manzoni, Gallina, Renier Michiel, Gozzi, San Francesco e Pascolato nel centro storico. In terraferma: Toti, Battisti, Da Vinci, Querini, Vecellio, Pellico, Virgilio, Ilaria Alpi, Tintoretto, Angolo Azzurro, Rodari, Collodi, Pitagorico, Piccolo Principe (Mestre); Grimani Visentini, Giovanni Paolo I, Basseggio, Capuozzo (Marghera); Parolari, Villa Medico, Montalcini, Munaretto, Santa Barbara, Colombo, Povoledo (Chirignago/Zelarino). 


«Migliaia i pasti annullati», dicono i promotori della protesta , e, anche se risulta difficoltoso ottenere il numero totale delle disdette, ci sono classi in cui le adesioni hanno riguardato la quasi totalità degli alunni come presso le primarie Manzoni, Zambelli, Diaz e Duca D'Aosta di Venezia. In quest'ultima scuola primaria della Giudecca si è verificato un caso eclatante segnalato da tre genitori, uno dei quali referente per la mensa: nonostante ci siano state ieri ben 108 disdette e altrettanti pranzi al sacco, gli operatori Ames si sono presentati con 117 pasti, corrispondenti al numero totale degli alunni. Il risultato, raccontano i genitori, è stato che più di cento pasti sono finiti direttamente nella spazzatura. Uno sciopero che era nell'aria, visto il malcontento riguardo al nuovo capitolato pubblicato recentemente dal Comune di Venezia: 53 milioni di euro, ben 10 in più del precedente, senza che ci siano delle sostanziali migliorie nel menù e nella qualità degli alimenti, sostengono i genitori promotori dello sciopero...


 
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Il Gazzettino