Banche, sarà un venerdì nero sciopero per i tagli in busta paga

Banche chiuse venerdì per l'agitazione dei dipendenti
VENEZIA - Sarà un venerdì nero per le banche con un'adesione allo sciopero dei dipendenti del settore prevista massiccia in risposta al piano di contenimento costi...

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VENEZIA - Sarà un venerdì nero per le banche con un'adesione allo sciopero dei dipendenti del settore prevista massiccia in risposta al piano di contenimento costi dell'Associazione bancaria (Abi). I bancari annunciano battaglia e quello di domani sarà uno sciopero nazionale, solo primo passo di una strategia più ampia. Previste quattro manifestazioni in altrettante città italiane. Ravenna -sede della locale Cassa di risparmio di cui è presidente il numero uno dell'Abi, Antonio Patuelli- , dove si annuncia la presenza di 5.000 manifestanti, sarà la meta anche per i lavoratori di Friuli Venezia Giulia, Veneto. Poi Milano, Roma e Parlermo.


I banchieri vogliono contenere i costi: una decisione, secondo l'associazione, determinata dagli effetti che la crisi economica starebbe causando al sistema bancario, che registra una minor richiesta di credito da parte di aziende e famiglie. «Questa sarebbe la motivazione apparente addotta dall'Abi nel corso degli incontri con i sindacati - dichiara Marco Parissetti di Fisac Cgil -. Oltre a bloccare le nuove assunzioni, la contrazione che vuole Abi costerebbe 400 euro in meno al mese ai nuovi venuti e, a tutto ciò, si aggiunge la volontà di imporre ai dipendenti delle banche obiettivi di produttività che, spesso si scontrano con l'etica e la legalità».

Negli ultimi 15 anni i grandi manager hanno visto crescere di 600mila euro i propri emolumenti mentre gli stipendi dei lavoratori sono diminuiti di 800 euro. Oggi un top manager arriva a prendere 3,7 milioni in un anno, e la media di un manager è di 240 mila euro. Un banchiere guadagna 1.200 euro all'ora, un bancario 17 euro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino