OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TREVISO - Corse di bus e corriere Mom a rischio nel pomeriggio di domani. I sindacati di categoria Filt Cgil, Faisa Cisal e Sgb hanno infatti indetto uno sciopero dei dipendenti della società di trasporto pubblico locale dalle 17.30 fino a fine servizio. Dopo che il confronto in Prefettura con l'azienda, la cosiddetta procedura di raffreddamento, aveva avuto esito negativo, le organizzazioni dei lavoratori hanno deciso per l'agitazione.
I MOTIVI
Alla base, come spiegano Antonio Ventura (Filt Cgil), Loris Da Ros (Faisa Cisal) e Danilo Scattolin (Sgb), le condizioni di lavoro ormai non più sostenibili.
I NUMERI
Attualmente Mom conta 540 addetti, di cui poco meno di 400 autisti: ne servirebbero almeno altri 45-50 per poter garantire un organico sufficiente, destinato a ridursi ulteriormente per i numerosi prossimi pensionamenti. I rappresentanti dei lavoratori non nascondono perplessità anche verso la nuova Academy («Poco più di un'aspirina per curare un malato grave») e ribadiscono come il vero problema siano gli eccessivi ostacoli all'ingresso e le condizioni offerte: «All'ultimo bando si sono presentati 109 candidati e ne sono stati preselezionati 56 in possesso di tutti i requisiti: di questi, però, alla fine ne sono rimasti 10. Se Mom fatica così tanto a trovare nuovi autisti rispetto al passato, si deve fare qualche domanda sulla sua proposta». La soluzione alla scarsità di personale, sottolineano, non può essere poi quella di sopprimere corse e passaggi, in particolare nei giorni festivi, scaricando i disagi sui cittadini utenti. Altri punti, la tutela degli operatori dalle sempre più frequenti aggressioni da parte di passeggeri e la questione economica, con la richiesta di tenere fede all'impegno di un riconoscimento per i sacrifici affrontati durante la pandemia, ora che l'azienda ha ricevuto i previsti ristori, e la definizione del premio di risultato. Le tre sigle sindacali mettono sotto accusa pure l'eccessivo utilizzo dei subaffidamenti e sollecitano investimenti per il rinnovo del parco mezzi, dato che nel giro di due anni quasi metà dei veicoli non sarà più a norma. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino