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PORDENONE - Alla fermata, mamme sconsolate, sorprese, che diventano presto imbufalite. Ad attenderle, non c'è alcuno scuolabus. E gli alunni delle scuole rimangono a piedi. Così scattano immediatamente le proteste. Si scoprirà solo poi, però, che a monte non c'è un blocco dei trasporti causato dalla ditta che si occupa del servizio, né tanto meno un problema determinato dal Comune. Deriva tutto da una serie di scioperi del personale scolastico che dal Municipio stesso viene definita «infinita» e che nell'ultimo periodo ha costretto il Comune - soprattutto il venerdì - a stoppare il servizio scuolabus.
LA SPIEGAZIONE
Effettivamente non capita così di rado.
IL NODO
«A quel punto - si chiede ancora la dirigente del Municipio, Flavia Maraston - il Comune cosa deve fare? Garantire lo stesso il trasporto con gli scuolabus e poi abbandonare minorenni al loro destino?». Già, perché anche le attività di pre-scuola successivamente non possono contare sulla continuità di assistenza rappresentata dall'inizio canonico delle lezioni. «Se dovessimo lasciare gli alunni senza insegnanti e senza accompagnatori dopo il trasporto con gli scuolabus - illustra sempre Maraston - chi li riporterebbe indietro in caso di assenza degli insegnanti? Dovremmo andare noi a rincorrere i genitori al lavoro? Non potremmo farlo».
I CICLI
Il problema è che il disguido ormai si ripete sempre più spesso. «E sempre di venerdì», conferma Maraston. Perché è proprio di venerdì che si concentrano gli scioperi proclamati dai sindacati dell'universo scolastico.
«Io stessa - ha spiegato la dirigente riportando un fatto personale - ho subito lo stesso disagio con mia figlia, proprio nel giorno in cui a scuola ci sarebbero state le prove Invalsi». In Municipio sul tema sono arrivate anche lettere di protesta da parte di alcuni genitori. Ma come spiegato, non è il Comune alla base del disguido. La competenza è legata solamente alla tutela degli alunni, che verrebbero lasciati senza custodia di fronte alle scuole, chiuse per sciopero. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino