Elezioni a Treviso. Feste di fine campagna elettorale senza esclusione di colpi Video

di Mauro Favaro (Ha collaborato alle riprese Felice De Sena, Nuove Tecniche) TREVISO - Tanta festa. Ma anche parecchio veleno....

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di Mauro Favaro
(Ha collaborato alle riprese Felice De Sena, Nuove Tecniche)

TREVISO - Tanta festa. Ma anche parecchio veleno. Si è conclusa così la campagna elettorale per le elezioni comunali di domani e lunedì, 13 e 14 maggio. Il sindaco uscente Mario Conte ha richiamato centinaia di persone all’Home. Tra queste i governatori leghisti del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga. E poi Carlo Nordio, ministro della Giustizia. Così come Luca De Carlo, senatore di FdI. Ma anche Adriano Panatta. «E’ la terza volta che vengo a Treviso. Non potevo mancare per la chiusura – spiega Zaia – Conte ha fatto un lavoro eccezionale. E farà ancora meglio». L’obiettivo è il Carroccio primo partito a Treviso? «Noi corriamo per la Lega e per Conte – aggiunge – ognuno fa la sua corsa». Sulla stessa linea Fedriga. Panatta è asciutto: «Sono molto amico di Mario e penso che abbia fatto bene. Lo appoggio: alle amministrative ho sempre votato per le persone e non per i partiti».


SCINTILLE
Conte era raggiante. Ma si è comunque tolto qualche sassolino dalle scarpe. «Abbiamo raccontato quello che abbiamo fatto e la città che immaginiamo per il futuro – spiega – non mi sono invece piaciuti i toni di De Nardi. L’ultimo post è stato offensivo. I contenuti non sono veri. Continua a dire che l’ho aggredito: mi denunci, altrimenti se va avanti querelo per diffamazione. Ma soprattutto fa intendere che ci sono persone in città che non possono schierarsi con lui perché temono di esporsi. Come se chi sostiene altri non fosse trattato allo stesso modo da questa amministrazione. Non mi aspettavo un livello di scorrettezza così alto alla fine. Ho apprezzato i candidati che invece non hanno mai infangato il nome della città e della comunità». Giorgio De Nardi, candidato sindaco civico, sostenuto dal centrosinistra, non è meno duro. Ieri ha chiuso la campagna elettorale affollando il chiostro di Santa Caterina. Ma le polveri le aveva accese già il giorno prima con il post sui social nel quale si è definito un alieno rispetto a questa politica, in cui rivela che diverse persone gli hanno detto che non si possono permettere di esporsi pubblicamente e in cui ricorda quella che per lui è stata una vera e propria aggressione da parte del sindaco uscente allo stadio di Monigo. «Sono un alieno rispetto a una città sempre a conduzione politica. È ora di rompere lo schema che vede solo annunci – chiarisce De Nardi – il fair play è stato proprio a zero. Sono stato attaccato in consiglio comunale senza potermi difendere. Una scorrettezza. A livello etico la campagna elettorale è stata pessima». Il riferimento è anche ai cori allo stadio. Ma De Nardi si è pure trovato l’auto rigata. «In ogni caso l’esperienza è stata davvero straordinaria – assicura – gli altri ci hanno inseguito sui temi che abbiamo proposto».


LA LOGGIA


Per Nicolò Rocco, candidato sindaco del Terzo polo, l’ultimo giro di campagna elettorale è andato in scena sotto la Loggia dei cavalieri. «Sono stati i tre mesi più belli della mia vita – scandisce – abbiamo portato avanti una campagna bellissima. Spero che si capisca il grande forzo fatto». Infine, anche lui lancia una puntura a De Nardi per l’affaire dell’alieno. «Io sono uomo, niente di ciò ch’è umano ritengo estraneo a me – tira le fila citando Terenzio – la cosa bella della politica è proprio essere umani e incontrare le persone». Infine Maurizio Mestriner (Movimento 5 Stelle-Unione Popolare) che ha riunito i suoi in piazza Santa Maria dei Battuti: «È stata una campagna che ha visto qualche sbavatura di troppo», ha osservato.

 

 

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Il Gazzettino