Ghedina di nuovo papà: «Ora le gare in barca con Tomba poi avremo due fratellini da avviare allo sci»

«Il mio secondogenito è nato alle 15.55 di martedì 28 marzo, in concomitanza con il centenario dell’Aeronautica militare italiana» scherza Kristian

Ghedina papà bis
CORTINA - Kristian Ghedina culla il piccolo Brayan, ma intanto pensa a un’altra avventura, la gara di motonautica Venezia–Montecarlo, da correre assieme a un altro...

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CORTINA - Kristian Ghedina culla il piccolo Brayan, ma intanto pensa a un’altra avventura, la gara di motonautica Venezia–Montecarlo, da correre assieme a un altro campione dello sci italiano, l’amico bolognese Alberto Tomba. «Il mio secondogenito è nato alle 15.55 di martedì 28 marzo, in concomitanza con il centenario dell’Aeronautica militare italiana», scherza Kristian, dalla casa di Bressanone, della famiglia della moglie Patrizia Auer.

Suo figlio è nato lì, nell’ospedale altoatesino: «Stanno bene sia il piccolo, sia la mamma. È nato di 3.630 grammi, come il fratello Natan. Il nome Brayan lo abbiamo scelto con lo stesso finale, così come Kristian. Volevo un nome breve, che non si potesse storpiare, e poi inusuale, che ce ne fossero pochi. Patti è d’accordo. Adesso avrò due fratellini da avviare allo sci».

QUESTIONE DI GENETICA
Natan è nato nel settembre 2020, ha quindi un paio di anni più del fratello e cresceranno assieme, certamente indirizzati allo sport, all’agonismo, da due genitori così dinamici. Ghedo intanto si prepara ad affrontare questa nuova avventura, la prossima estate. La motonautica è già fra le discipline sportive provate da Kristian Ghedina, perché il campione di sci ampezzano non si tira indietro quando si parla di velocità, sulla neve oppure in un autodromo, o alla guida di un bolide, magari sulla superficie di un corso d’acqua, mare o fiume o lago che sia. Kristian ha già partecipato al raid Pavia–Venezia, sul Po. Lo scorso anno è passato all’offshore, nella classe 3D, sino al titolo continentale.

LEGGENDE SUGLI SCI
«Alberto Tomba mi ha premiato, a Cervia, al campionato Europeo – ricorda Ghedina – ed è lì che è nata l’idea di correre assieme. Saremo sulla stessa barca, assieme ad Alessandro Correggiari, che è suo cognato, legato alla sorella Alessia. Ci sarà Giampaolo Montavoci, che già mi ha avviato alla motonautica gli anni passati, mi ha indirizzato e aiutato, per conseguire la licenza di guida di questi bolidi. Montavoci è un grande nome della motonautica italiana, vive da decenni questo sport».

L’IMPORTANZA DEGLI SPONSOR
In quanto al suo coinvolgimento in questa disciplina, Kristian conferma la pragmatica solidità della sua famiglia, che ne ha caratterizzato tutta la vita. «È un mondo relativamente nuovo per me, mi piace e mi diverte, ma tutto finisce qui. Non ho intenzione di investire del mio, in questa avventura, anche perché è uno sport molto oneroso, troppo per un semplice divertimento. Io mi sono preso le mie soddisfazioni agonistiche nello sci, in tanti anni di carriera ad altissimo livello, e poi nell’automobilismo, per 5 anni. In quel caso ero sostenuto da sponsor che mi permettevano di farlo».

MASSIMO IMPEGNO
Ciò non toglie che darà il massimo, anche in questo caso. «Io mi accendo anche con un fiammifero bruciato, quando si tratta di competere e gareggiare – commenta Ghedo – e quindi mi impegnerò fino in fondo. Ci sarà anche Alberto, quindi c’è un motivo in più per non sfigurare, ma non ho finalità agonistiche e di classifica. I motori mi piacciono, tutti, sin da bambino. Se fossi nato in Romagna, di certo sarei finito su una moto, oppure al volante di un’auto da corsa. Ma sono nato a Cortina, quindi la velocità ho dovuto trovarla sulla neve, e ci sono riuscito bene, direi».

SPIRITO VINCENTE


Le 13 gare di Coppa del Mondo vinte, le medaglie mondiali, i numerosi titoli italiani lo confermano, così è certo che il prossimo mese di luglio, sulla lunga rotta da Venezia a Montecarlo, certamente non si lascerà trasportare dalle onde, ma le cavalcherà. Dopo l’approccio amatoriale alla motonautica, nel 2021, già lo scorso anno Ghedo ha affrontato le gare successive con piglio ben diverso, e i risultati sono venuti: «Quest’anno c’è tanta voglia di fare bene. Sono sicuro che proverò grandi emozioni e tanta adrenalina come quando ero sugli sci», disse in quell’occasione. E così è stato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino