«Buono l’innevamento in tutti i comprensori», la Marmolada apre il 22

Da giovedì 22 dicembre, a pochi giorni da Natale, tutte le piste da sci dei comprensori bellunesi saranno aperte. Dopo l’avvio con il botto del weekend...

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Da giovedì 22 dicembre, a pochi giorni da Natale, tutte le piste da sci dei comprensori bellunesi saranno aperte. Dopo l’avvio con il botto del weekend dell’Immacolata, che ha visto operativa la stragrande maggioranza dei tracciati, toccherà ora agli ultimi ancora chiusi. Via via tra il 17 e il 22 diventeranno totalmente sciabili, ad esempio, le aree di Cortina e Falcade-San Pellegrino. Ma sarà la volta anche della Marmolada e del vicino passo Padon. Al via pure gli impianti dei siti più piccoli: Forcella Aurine, Monte Avena e Nevegal. «L’innevamento generale è buono - afferma Marco Grigoletto, presidente regionale dell’Associazione nazionale esercenti funiviari -: la stagione 2022-23 è garantita». 



PRONTI PER LE FESTE 
«La situazione direi che è ottima - considera Grigoletto - Nel senso che la neve non manca, e anzi ne è prevista di ulteriore tra domani giovedì (oggi per chi legge) e venerdì (domani). E nel senso che gli impianti bellunesi sono aperti quasi tutti. I pochi che mancano all’appello lo faranno nel giro dei prossimi giorni. Di sicuro per giovedì 22 dicembre gli sciatori troveranno l’intera provincia di Belluno fruibile». «Noi completeremo le aperture sabato 17 - afferma Renzo Minella, direttore generale del comprensorio Falcade-San Pellegrino -: sci ai piedi si potrà andare ovunque».
«Speravamo di far partire Pocol sabato 17 - spiega Alberto Dimai, presidente Ista - ma non ce la facciamo. Dobbiamo rinviare alla settimana prossima». «Domenica 18 - dice Mario Vascellari, presidente Tofana - toccherà alla funivia che porta a Ra Valles e alla nuova seggiovia». Per quanto riguarda il comprensorio del Civetta, risulta già tutto operativo. Restava escluso a Selva di Cadore il campo scuola di Santa Fosca che accoglierà gli sciatori in pectore da sabato 17. 
LA REGINA DELLE DOLOMITI
La Marmolada, oltre a essere la regina delle Dolomiti, ospita la pista Bellunese che con i suoi dodici km è la più lunga del Dolomiti Superski. Un percorso con 1.815 metri di dislivello con condizioni meteo molto differenti tant’è che nella parte alta si scia sempre solo su neve naturale. «Proprio per queste caratteristiche - spiega Grigoletto - Funivie Marmolada ha deciso di fissare l’apertura il 22 dicembre. La neve arrivata finora, infatti, non è ancora sufficiente per un avvio pienamente efficiente. Va considerato che in cima non esiste l’innevamento artificiale e quindi si attende ancora qualche centimetro di fiocchi naturali per rendere la Bellunese il più accogliente e sicura possibile». Sempre il 22 aprirà anche il passo Padon, il collegamento tra il comprensorio di Arabba e, appunto, la Marmolada. 
GLI INDIPENDENTI
Non sono associate ad Anef ma non per questo le società che gestiscono gli impianti di Forcella Aurine, Monte Avena e Nevegal sono meno ambiziose. Per tutte e tre le aree - rispettivamente agordina di Gosaldo, feltrina di Pedavena e bellunese del capoluogo - l’apertura è prevista per il 22 dicembre. «A dire il vero saremmo già pronti ora - afferma Lionello Gorza, alla guida dell’area del monte Avena che conta sette km di piste e due impianti - ma ci riserviamo di apportare qualche ulteriore miglioria e rifinitura. Da giovedì prossimo, quindi, attendiamo tutti coloro che abbiano voglia di sciare in un’atmosfera tranquilla e familiare». 
LE PREVISIONI

«Di neve, in queste ultime settimane, ne è caduta. Anche se non in quantità ingente è quel che basta - evidenzia Grigoletto - per poter dire che la stagione invernale 2022-23 è assicurata. Un’altra perturbazione è prevista nelle prossime ore tra giovedì e venerdì e sarà la benvenuta. C’è poi chi, approfittando delle basse temperature di questi giorni, sta producendo anche dell’innevamento artificiale. Questo perché esso, nella sua composizione, ha un cristallo più stabile rispetto alla neve naturale. Ciò consente di avere un manto delle piste più duro e che, di conseguenza, si rovina meno». 
Raffaella Gabrieli Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino