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FREGONA - Fine settimana innevato sul Cansiglio meta di appassionati di sci di fondo, camminatori e anche qualche improvvido automobilista che è finito per rimanere bloccato nella coltre di neve lungo la strada che sale al Pizzoc, tanto da dover chiedere l'intervento dei vigili del fuoco. «È da irresponsabili avventurarsi su quella strada nonostante i segnali di divieto tuona il sindaco di Fregona Patrizio Chies -. E la cosa che più mi secca è che bisogna ogni volta mobilitare i vigili del fuoco, quando le priorità sono altre. Io li lascerei lì così che imparino la lezione».
I PREPARATIVI
La piana torna ad animarsi dopo il boom di presenze estive. Con la prima nevicata dei giorni scorsi Franco Della Libera, lo storico e infaticabile gestore dell'impianto di sci di fondo, è riuscito a battere i primi chilometri di pista.
IL PROBLEMA
Tanta neve anche sul vicino Pizzoc dove domenica pomeriggi i vigili del fuoco sono intervenuti in aiuto ai soliti automobilisti che, avventuratisi sulla strada che sale in quota, sono rimasti bloccati tra le neve. La strada, come riportano i cartelli di divieto di transito posti all'imbocco sud lungo la provinciale del Cansiglio, in caso di neve e di ghiaccio non è percorribile. Un divieto che annualmente viene violato, a cui si aggiungono le difficoltà di contattare poi telefonicamente i soccorsi, visto che questa zona non ha una buona copertura della rete cellulare. «Purtroppo mi capita sempre più spesso di vedere gente salire senza catene da neve e con pneumatici non adeguati» testimonia il consigliere comunale e frequentatore di queste zone Daniele Dal Mas. In cima al Pizzoc in alcuni punti si sfiora ormai il metro di neve, là dove il vento l'ha depositata. «L'unica maniera per non far salire gente in auto lungo questa strada osserva Chies sarebbe mettere dei new-jersey in cemento all'imbocco sud, ma in caso di emergenza sarebbe difficile muoverli senza l'apposita gru. Per cui più di mettere i segnali ed avvisare la gente, non so cosa possiamo fare. Vedremo ora con la polizia locale di andare a fare dei controlli. In passato avevamo posizionato delle transenne ma, essendo amovibili, finivamo per trovarle sempre gettate giù per il burrone. Ci vuole dunque coscienza e responsabilità: avventurarsi su quella strada è pericoloso, soprattutto nei tratti esposti in cui si rischia grosso in questo periodo dell'anno».
Il Gazzettino