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BORGORICCO / RIESE PIO X - Alla tragedia si aggiunge il dramma. Dopo la morte di Adriano Gallo, il 71enne di Borgoricco rimasto schiacciato mercoledì mattina da un muletto all'interno del vivaio di Vallà di Riese Pio X, in provincia di Treviso, di proprietà di Alessio Baggio, la Procura di Treviso ha iscritto nel registro degli indagati uno dei due figli della vittima in quanto risulta formalmente il titolare della ditta Cimpa, specializzata in concimi e fertilizzanti che rifornisce i migliori vivai e serre del Triveneto. Ieri mattina, accompagnato dal suo legale e dal cognato, si è recato al terzo piano del palazzo di giustizia di via Verdi per ricevere l'avviso di garanzia. Presente anche l'anatomopatologo Alberto Furlanetto, incaricato di effettuare l'autopsia sul corpo di Adriano Gallo: l'esame post mortem si terrà lunedì.
LE INDAGINI
Oltre alla perdita del padre, dunque, il figlio di Adriano Gallo dovrà anche rispondere del reato di omicidio colposo. Un atto dovuto, specificano dalla Procura, che però aggiunge dolore al dolore. Le indagini, di fatto, proseguono. Gli inquirenti, al di là dell'autopsia, dopo aver sequestrato sia il muletto che il camion su cui era caricato, che si trovano ancora nel piazzale del vivaio di via Ca' Miane, affideranno allo Spisal tutti gli accertamenti tecnici del caso per stabilire se l'incidente sia stato causato da un problema tecnico (come la mancata tenuta dei fermi e delle cinghie che avrebbero dovuto bloccare il muletto) o se sia stato il 71enne a commettere qualche imprudenza risultata fatale.
LA DINAMICA
La dinamica dell'infortunio sul lavoro, che non ha avuto testimoni diretti, è comunque chiara. Adriano Gallo si trovava nel vivaio di Vallà per consegnare del terriccio. Una volta scaricato il materiale, proprio mentre stava issando il muletto nel cassone del camion, il mezzo gli è crollato addosso schiacciandolo. Alessio Baggio e i suoi dipendenti sono accorsi subito dopo aver sentito il tonfo. «Ho visto una scena orrenda. Adriano era sotto al muletto, accanto al camion. Il corpo era in una posizione innaturale. Non si muoveva né si lamentava. Era già morto».
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