Schiacciato dal suo camion: «Guidatore killer aveva preso sonniferi e inviava un messaggio al cellulare»

Incidente di Veneggia. Schiacciato dal suo camion: «Guidatore killer aveva preso sonniferi e inviava un messaggio al cellulare»
BELLUNO - «Aveva assunto sonniferi e stava mandando un messaggio con il cellulare al momento dell'incidente». Pesa come un macigno l'accusa della Procura nei...

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BELLUNO - «Aveva assunto sonniferi e stava mandando un messaggio con il cellulare al momento dell'incidente». Pesa come un macigno l'accusa della Procura nei confronti di Massimo De Nardi, 45 anni di Longarone, che al volante della sua auto avrebbe invaso la corsia alla Veneggia, causando la morte del camionista Ivano Bonaldo, 61 anni, di Tessera (Venezia).


 

Sterza per evitare auto contromano, corriere vola dal ponte e muore

BELLUNO - E' volato di sotto per decine di metri: l'autista del corriere espresso Bartolini che oggi, 19 orrobre, è finito fuori strada in via Vittorio Veneto a Belluno, di fronte al centro commerciale Veneggia, non ha avuto scampo. Ivano Bonaldo, 61enne residente a Tessera (Venezia), è stato sbalzato fuori dal camion ed è morto sul colpo.


Ieri il gup del Tribunale di Belluno, Enrica Marson, doveva decidere sul rinvio a giudizio dell'uomo, accusato dell'ipotesi più grave di omicidio stradale (con pene da 8 a 20 anni). Era presente il difensore, l'avvocato Vanni Sancandi e le parti civili costituite (sono 7 i fratelli di Bonaldo) con gli studi veneziani dell'avvocato Simonetti (ieri sostituito dal collega Simone Zancani), avvocato Corradini e altri. L'udienza è stata rinviata per una questione tecnica, relativa alla chiamata in causa del responsabile civile, ovvero il soggetto, o meglio l'assicurazione che sarà tenuta a pagare gli eventuali risarcimenti.

 

Si torna in aula il 28 maggio. Quel 19 ottobre 2018 il corriere della Bartolini Ivano Bonaldo era sulla statale 50 in direzione Belluno centro, con una velocità di 40 all'ora (il limite è di 50). Per evitare lo schianto contro un'auto che aveva invaso la sua corsia sterzò improvvisamente a destra. Sfondò così il muretto di protezione e fece un volo di 30 metri di sotto, restando schiacciato dal suo mezzo. Quell'auto killer era la Volkswagen station wagon Golf condotta da De Nardi che viaggiava Belluno verso Ponte nelle Alpi. Dopo l'incidente, a seguito delle indagini svolte dal Laboratorio regionale antidoping di Padova, emerse che l'automobilista era in stato di alterazione psico-fisica. Le analisi evidenziarono una positività alle Benzodiazepine. Il referto fu chiaro: «Al momento del prelievo era sotto l'effetto della sostanza stupefacente Lormetazepam». Si tratta di un potente sonnifero. Ma non solo. Secondo le indagini dei carabinieri l'automobilista stava usando il telefonino al momento dell'incidente: c'è un messaggio inviato in data 19.10.2018 ore 12.33. La difesa però è pronta a smontare ogni accusa e farà riti alternativi: l'incidente avvenne alle 12.30, il messaggio sarebbe stato successivo.


Sbalzato fuori e schiacciato dal suo camion
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Il Gazzettino