VIGONOVO (VENEZIA) - Sono arrivate ieri a Los Angeles, a casa di Rihanna - popstar internazionale, cantante e modella - le scarpe prodotte in Riviera del Brenta. A...
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Ma come ha fatto un piccola azienda veneziana a raggiungere una star così importante? «Durante un evento nelle scorse settimane a Londra - spiega il titolare Adriano Agostini, capo categoria per il comparto calzatura e moda per gli Artigiani locali – abbiamo messo in evidenza alcuni modelli di calzature eseguite a mano e di grande qualità. É in quest’occasione che le nostre creazioni hanno raggiunto l’attenzione di Rihanna che si è “innamorata” delle nostre scarpe, ordinandone in esclusiva alcune paia su misura per lei, e facendoci poi pervenire l’ordine attraverso il suo staff. Siamo entusiasti del risultato raggiunto che conferma la grandissima qualità delle nostre calzature e del lavoro artigiano».
Una conferma dell’eccellenza del Distretto calzaturiero della Riviera del Brenta soprattutto nelle calzature femminili d’alta moda, sulle quali Agostini Shoes è specializzata, vincendo importanti premi di settore. Ma gli Agostini non sono nuovi a questi risultati: prima di Rihanna nel 2016 era stata nientemeno Mariah Carey ad ordinare le loro creazioni, e nel 2014 le aveva richieste la moglie dell’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama, Michelle, oltre a decine di star di star di Hollywood, tanto che l’azienda è stata insignita del Premio Marco Polo nel 1993 e nel 2012 proprio per il successo internazionale registrato. Nata nel 1959 da un’idea di Luigi Agostini, artigiano di scarpe su misura fatte a mano, l’azienda attualmente continua con i figli Adriano e Paolo, e con 28 dipendenti. «Il “Made in Italy” è quel valore aggiunto che in tutto il mondo significa qualità, stile, eleganza e professionalità - commenta il segretario dell’Associazione Artigiani della Riviera, Giorgio Chinellato -. Queste sono “perle di soddisfazione” che testimoniano quanto il mondo voglia i nostri prodotti e il nostro “saper fare”. Dobbiamo in tutti i modi sostenere questo sapere e queste imprese».
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Il Gazzettino