Epidemia di scarlattina: 50 bimbi contagiati. Picco di infezioni da streptococco A, e gli antiobitici scarseggiano

Epidemia di scarlattina: 50 bimbi contagiati
TREVISO - I pediatri che hanno visitato i bambini l'hanno già definita un'epidemia di scarlattina. Negli ultimi giorni sono emersi 50 contagi tra gli alunni delle...

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TREVISO - I pediatri che hanno visitato i bambini l'hanno già definita un'epidemia di scarlattina. Negli ultimi giorni sono emersi 50 contagi tra gli alunni delle scuole di Treviso e della sua cintura urbana. Il responsabile è lo streptococco del gruppo A. I sintomi vanno dalla febbre al mal di gola, fino ai noti puntini rossi in rilievo sulla pelle. Proprio in questo periodo scarseggia l'antibiotico. Ma per fortuna fino a questo momento nessuno tra i bambini colpiti ha sviluppato complicanze gravi tali da richiedere il ricovero in ospedale.


IL QUADRO
«Abbiamo tanti casi, sparsi a macchia di leopardo: in diverse scuole di Treviso e dintorni la scarlattina la sta facendo da padrona conferma Francesco Benazzi, dg dell'Usl finora sono stati registrati una cinquantina di contagi. Decisamente più del solito. Per fortuna ormai si è a ridosso della fine dell'anno scolastico». La trasmissione avviene per via aerea, attraverso le goccioline emesse con tosse e starnuti da una persona malata o portatrice del germe, anche senza sintomi. Dopo la conferma della diagnosi, scatta subito l'isolamento della persona contagiata, così da ridurre il rischio di una propagazione della malattia. La cura prevede l'assunzione in particolare di un antibiotico: l'amoxicillina. E qui emerge un altro problema. Sono sempre di più le farmacie del trevigiano che in questo periodo ne sono sprovviste. «Ne abbiamo girate tre prima di trovare il farmaco», rivela un genitore.


LA SCHEDA


Alla fine del mese scorso la Regione ha diffuso una scheda informativa ad hoc per i camici bianchi che, proprio alla luce della carenza di amoxicillina, indica le possibili terapie antibiotiche alternative per le infezioni pediatriche più comuni. Alcune farmacie, intanto, hanno iniziato a prodursi l'antibiotico "in proprio" sulle base delle istruzioni operative per la preparazione galenica diffuse anche dalla Società italiana di farmacia ospedaliera e dalla Società italiana farmacisti preparatori. «Fortunatamente non si tratta di una malattia invasiva. Si risolve nel giro di sette o dieci giorni sottolinea Benazzi può dare mal di gola, febbre e puntini rossi. Ma non abbiamo avuto alcun ricovero in ospedale». Qualcuno è già arrivato a chiedere la temporanea chiusura delle scuole colpite, per tagliare i possibili ponti di contagio. Ma non serve. «Non ci sono indicazioni nazionali sulla chiusura delle scuole per scarlattina chiarisce il dg si procede isolando i bambini che sviluppano la malattia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino