Scandalo Mose, al via il processo che vede imputati Matteoli e Orsoni

Da sinistra: Giorgio Orsoni, Giancarlo Galan e Altero Matteoli
VENEZIA - Al via domani, davanti al Tribunale collegiale di Venezia, presieduto da Stefano Manduzio, il processo Mose nei confronti di otto indagati, tra i quali l'ex ministro...

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VENEZIA - Al via domani, davanti al Tribunale collegiale di Venezia, presieduto da Stefano Manduzio, il processo Mose nei confronti di otto indagati, tra i quali l'ex ministro Altero Matteoli (corruzione) e l'ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni (finanziamento illecito dei partiti). Si tratta dell'ultimo tratto del lungo percorso iniziato il 4 giugno 2014 quando, all'alba, era scattato l'arresto di 35 persone, a vario titolo, su ordinanza del Gip di Venezia, Alberto Scaramuzza. Tra i coinvolti dal provvedimento l'ex Governatore del Veneto Giancarlo Galan, che dopo mesi di carcere optò per il patteggiamento di una pena a 2 anni e 10 mesi di carcere (ora è ai domiciliari) e a 2,6 milioni di euro di multa.


Domani in aula, tra gli imputati, anche Maria Giovanna Piva, ex Presidente del Magistrato alle Acque (corruzione), l'imprenditore Erasmo Cinque (corruzione), l'architetto Danilo Turcato (corruzione), considerato vicino a Galan e che ebbe l'incarico di restaurare villa Rodella - l'ex dimora sui colli euganei dell'ex presidente veneto - l'ex presidente del Consiglio regionale Amalia Sartori (finanziamento illecito dei partiti), l'imprenditore Nicola Falconi (corruzione e finanziamento illecito ai partiti) e l'avvocato Corrado Crialese per millantato credito.

A sostenere l'accusa i pm Stefano Ancillotto e Stefano Buccini; le parti civili sono Governo, Regione Veneto, Comune di Venezia, la Città Metropolitana di Venezia e, solo in parte, il Consorzio Venezia Nuova, concessionario dell'opera, da cui, sotto la guida dell'ex presidente Giovanni Mazzacurati partì, proprio per tangenti a favore del Mose, l'inchiesta.

Parte della vicenda, per competenza territoriale, è passata a Milano con patteggiamenti e un unico processo per Mario Marco Milanese, ex braccio destro dell'ex ministro Giulio Tremonti. Il dibattimento è giunto alle battute finali con la richiesta da parte della Procura della condanna di Milanese a tre anni e mezzo di reclusione per corruzione.
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Il Gazzettino