VENEZIA - Giovanni Mazzacurati è credibile; le sue confessioni sono spontanee e «nonostante qualche imprecisione, ha reso dichiarazioni articolate e reiterate,...
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Quella decisione è importante in quanto è la prima emessa all'esito di un dibattimento (le altre pene sono relative a patteggiamenti) e le conclusioni dei giudici milanesi sono utili per valutare in modo completo i verbali con le dichiarazioni rese nel 2013 dell'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova. Sono tutti da buttare come chiedono i legali degli ultimi 8 imputati al processo Mose o possono entrare a far parte del materiale probatorio, anche in mancanza di contraddittorio, alla luce dell'attuale impossibilità a deporre di Mazzacurati? La decisione del Tribunale lagunare è prevista a breve: i giudici devono stabilire se la degenerazione mentale di Mazzacurati fosse prevedibile, in particolare alla luce del certificato medico dal quale risulta che già nel 2013 soffriva di un iniziale deficit mnesico in base al quale fu rimesso in libertà. I giudici di Milano hanno dichiarato che non era prevedibile il suo peggioramento, ma senza avere a disposizione quella diagnosi.
Il Gazzettino