In cimitero sulla tomba della mamma: «Papà pestava me e lei malata»

In cimitero sulla tomba della mamma: «Papà pestava me e lei malata»
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PADOVA - Il pubblico ministero Roberto Piccione racconta ai giudici quello che è accaduto il pomeriggio del 6 ottobre 2015. Era impressionante vedere la ragazzina che correva per strada a piedi nudi piangendo e entrare in cimitero. La ragazzina era in piedi vicino a una tomba. Piangeva e sembrava che parlasse. Un testimone voleva aiutarla e telefonò ai carabinieri e non si mosse dall'entrata. Subito si fermò un'auto davanti al cancello. Ne scese un uomo, sicuramente il padre, che prese la ragazzina e la buttò con la forza in auto. Nella macchina c'era anche un ragazzino che piangeva. E in quel momento al cimitero di Teolo sono arrivati i carabinieri. I due ragazzini sono scesi dall'auto e si sono riparati dai militari. Non volevano andare a casa. «Sono corsa a piangere sulla tomba di mia mamma perché mio padre mi picchia continuamente», ha raccontato la quattordicenne ai carabinieri. Il pomeriggio del 6 ottobre 2015 era finito il calvario dei due ragazzini. La loro mamma era morta a luglio. Ebbene, il rappresentante dell'accusa chiede una condanna a quattro anni di reclusione per il padre, un albanese quarantaquattrenne, che venne arrestato proprio il 6 ottobre di due anni fa. Il pubblico ministero Piccione accusa lo straniero, da molti anni in Italia, di aver picchiato la moglie, morta di tumore, anche quando era in chemioterapia. I ragazzini hanno raccontato che la mamma era malata e non stava in piedi. Lui le ha rotto un bastone sulla schiena...

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Il Gazzettino