Prurito incontenibile e irritazioni: scoperto un caso di scabbia in ospedale

Prurito incontenibile e irritazioni: scoperto un caso di scabbia in ospedale
MONTEBELLUNA - Ha contratto la scabbia in una casa di riposo del...

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MONTEBELLUNA - Ha contratto la scabbia in una casa di riposo del Montebellunese. Nessuno però se ne è accorto fino a quando la donna, un'anziana di 95 anni, non è stata ricoverata in ospedale a Montebelluna. Un ricovero avvenuto il 6 marzo e durato 3 giorni, per patologie che con la malattia contagiosa e decisamente rara nulla hanno a che fare. È stato però già dopo poche ore dal ricovero che il personale del San Valentino ha percepito qualcosa di strano quando ha visitato l'anziana. La donna, che aveva un fortissimo prurito, presentava infatti vistosi segni di irritazione lungo il pube. Così, non senza una certa sorpresa, gli operatori hanno presto capito quale fosse la malattia. Che, se non fossero intervenuti con la massima rapidità, avrebbe potuto diffondersi con conseguenze a preoccupanti. «L'anziana -spiega il direttore generale Francesco Benazzi, è arrivata dalla casa di riposo già con la scabbia. Appena i sanitari hanno capito il problema, dopo averla isolata, hanno provveduto a sottoporre a un trattamento preventivo i pazienti che erano stati in contatto con lei. Per fortuna nessuno è stato contagiato». Contestualmente, gli operatori del Sisp hanno preso in considerazione la casa di riposo di provenienza, perché c'era il rischio che si fosse diffusa un'epidemia. «Invece -prosegue Benazzi- neppure lì si era esteso il contagio. Ovviamente, però, sono stati effettuati anche in quel caso tutti i trattamenti preventivi». La direzione sottolinea comunque l'eccezionalità della cosa. «Ha colpito anche noi, dato che si tratta di una malattia molto rara. Generalmente si verifica quando c'è una situazione di scarsa igiene che può contribuire a creare delle squame nella pelle, dove più facilmente si insinua il parassita». La scabbia è infatti un'infestazione dovuta a un acaro parassita. Non è bella da vedere, perché provoca il grattamento e per questo può infettare molto la pelle. Nell'ultimo decennio in Italia si è riscontrato un aumento dei casi probabilmente a causa della crescente diffusione dei viaggi in paesi in cui la malattia è più diffusa. I fattori che ne favoriscono la diffusione sono la scarsa igiene e la vita in comunità, in particolare all'interno delle case di riposo, nei dormitori e nelle scuole materne. La malattia può essere trasmessa da oggetti, ma più spesso dal contatto diretto pelle-pelle, con un elevato rischio dopo un contatto prolungato. In questo caso, però, il problema è stato circoscritto e mercoledì la donna è stata dimessa.

(l.bon)

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Il Gazzettino