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UDINE - Episodio dai contorni da chiarire nel centro di accoglienza di minori stranieri non accompagnati di viale XXIII marzo a Udine. Nella struttura, gestita da Aedis onlus (centro che il 25 settembre sarà chiuso, in base all'accordo raggiunto con il Comune in Prefettura) e già finita sotto i riflettori mediatici più volte negli scorsi mesi, per le intemperanze di alcuni dei ragazzi ospiti, verso l'ora di cena di domenica, sarebbe stato lanciato un oggetto contro la vetrata d'ingresso dell'edificio, che è rimasta scheggiata. Sul posto pattuglie di carabinieri, della Polizia e della Polizia locale. L'ipotesi di alcuni residenti, che si sono rivolti alla prefettura, è che possa essere stato qualcuno degli stessi ragazzi ospiti. Ipotesi che, come spiegava ieri pomeriggio, il Prefetto Massimo Marchesiello, «sembra confermata». E, difatti, il responsabile di Aedis Michele Lisco in serata ha chiarito che «uno degli ospiti di primissima accoglienza che il Comune non riesce a portare via ha preso un sasso da tera e l'ha lanciato contro il vetro. Noi ormai ce ne andiamo entro il 25: non si riesce a gestire la situazione. Abbiamo rescisso noi il contratto».
«Ho scritto al Prefetto all'ora di cena, grazie alla app - riferisce Silvio Cicuto, che abita nel medesimo condominio che accoglie il centro -. Negli ultimi mesi ho scritto quasi ogni giorno, anche più di una volta al giorno. Negli ultimi tre mesi, quest'estate, non c'è stato un giorno in cui non abbiamo chiamato le forze dell'ordine, per gli schiamazzi o le risse. Ad agosto, in una specifica giornata, fra me e gli altri condomini, abbiamo chiamato le forze dell'ordine cinque volte». Domenica sera, Cicuto si è affacciato quando «era già successo. Non ho visto chi ha commesso il fatto. Era già buio. A terra c'era una specie di mattone che deve aver colpito il vetro d'ingresso.
Il Gazzettino