Padova. Prende a sassate le auto in sosta e rapina un uomo con un bastone: 37enne in carcere

L'uomo è stato denunciato per danneggiamento, detenzione di stupefacenti e porto di oggetti atti a offendere e allo scasso

Prende a sassate le auto (foto d'archivio)
PADOVA - Ha danneggiato a sassate le auto in sosta, sfiorando anche i passanti. Poi, dopo aver avuto un mancamento a causa di alcol e droghe, ha tentato di aggredire i poliziotti...

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PADOVA - Ha danneggiato a sassate le auto in sosta, sfiorando anche i passanti. Poi, dopo aver avuto un mancamento a causa di alcol e droghe, ha tentato di aggredire i poliziotti e i sanitari del Suem. Per questi comportamenti un 37enne tunisino è stato denunciato ma, mentre era ricoverato per smaltire la sbornia, si è scoperto che aveva anche rapinato un uomo con un bastone, perciò appena dimesso dall'ospedale è stato portato in carcere. Il nordafricano protagonista della folle notte di domenica che ha terrorizzato il Portello, irregolare e pluripregiudicato, è stato denunciato per danneggiamento, detenzione di stupefacenti e porto di oggetti atti a offendere e allo scasso. Inoltre è stato arrestato per rapina, provvedimento che, a fronte della sua lunga fedina penale, gli è valso la detenzione.

L'allarme

Era la mezzanotte tra domenica e ieri quando una chiamata alla centrale operativa della questura ha segnalato che in via Belzoni c'era un uomo alterato che prendeva a calci e sassate le auto parcheggiate, rischiando anche di colpire i pedoni. Pochi minuti dopo sul posto è arrivata una pattuglia della Squadra volante, che ha trovato il tunisino ancora intento a danneggiare i veicoli. Alla vista delle divise il 37enne si è ancor più agitato, insultando i poliziotti e cercando ripetutamente di aggredirli, pur non riuscendovi perché, sotto l'effetto di alcol e stupefacenti, gli era difficile persino reggersi in piedi. Una volta bloccato è stato perquisito e gli sono state trovate addosso alcune dosi di eroina. Nello zaino poi aveva un piccolo arsenale di oggetti sospetti: due forbici, un cacciavite, una pinza, un taglierino e quattro smartphone tutti con lo schermo rotto. Durante il controllo, sempre più agitato, a un certo punto è stramazzato a terra in preda alle convulsioni. Immediatamente è stato chiesto l'invio di un'ambulanza dal vicino ospedale e nel frattempo i poliziotti gli hanno praticato le manovre salvavita riuscendo a fargli riprendere conoscenza. Lo svenimento non è comunque servito a calmarlo: appena si è ripreso ha cercato di nuovo di aggredire gli agenti e pure i sanitari, che lo hanno poi portato al pronto soccorso dove è stato necessario sedarlo. In via Belzoni è stato rintracciato il proprietario di una delle auto colpite, che ha sporto querela nei confronti del tunisino permettendo di far scattare la denuncia. All'accusa di danneggiamento si sono sommate quelle per la detenzione dell'eroina e per gli arnesi da scasso. Ieri mattina il 37enne si era ripreso ed è stato dimesso dall'ospedale. Ad aspettarlo però c'era una pattuglia, che lo ha portato direttamente in carcere.

L'assalto

Nella notte si è infatti scoperto che poco prima dell'assalto alle auto aveva anche commesso una rapina. Nella tarda serata di domenica un altro tunisino aveva chiamato la polizia perché da alcune ore non riusciva ad avere notizie di un suo amico e connazionale, con cui si sarebbe dovuto incontrare. Le ricerche hanno permesso di scoprire che quest'ultimo non era sparito, ma era stato rapinato di cellulare e bicicletta, non sapendo quindi come raggiungere l'amico. La vittima ha raccontato di essere stato avvicinato in strada e aggredito da un nordafricano armato di bastone che «sembrava impazzito». Appena gli agenti gli hanno mostrato la foto del 37enne non ha avuto dubbi: «è stato lui», ha confermato. Non solo: uno dei telefonini trovati nello zaino era proprio quello della vittima e anche la bicicletta è stata trovata in via Belzoni, dove erano avvenuti i danneggiamenti. Per questo il 37enne è stato arrestato e incarcerato in attesa dell'udienza di convalida del fermo. 

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Il Gazzettino