Sardine in piazza contro la guerra e "Bella Ciao" lascia il posto a "Imagine"

Sardine in piazza contro la guerra e "Bella Ciao" lascia il posto a "Imagine"
Una grande sardina azzurra al centro della piazza, la stessa già presentata al raduno di Monfalcone; gli undici minuti di silenzio a sottolineare l'articolo 11 della...

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Una grande sardina azzurra al centro della piazza, la stessa già presentata al raduno di Monfalcone; gli undici minuti di silenzio a sottolineare l'articolo 11 della Costituzione e infine le note di Imagine. Alle quali qualcuno fa seguire quelle di Bella ciao. Pochi i simboli, e ancora meno le parole nel debutto nella Destra Tagliamento del movimento nato in Emilia Romagna e che sta contagiando un po' tutta Italia. L'evento organizzato ieri pomeriggio in piazza Duomo ad Aviano contro la guerra è un buon successo dal punto di vista dei numeri: se nella domenica avianese gli organizzatori si erano posti come obiettivo minimo quota 150, le stime finali parlano di circa quattrocento persone secondo il movimento, 300 per la Questura. Un dato, comunque, che Antonio Di Capua accoglie decisamente con soddisfazione: Le sardine di Pordenone e del Friuli Venezia Giulia visto che alcuni sono arrivati anche da Trieste e da Monfalcone ci hanno stupito commenta alla fine.

 

POCHI I GIOVANI
L'altro lato della medaglia è la scarsa presenza di giovani in un movimento nato proprio da un gruppo di trentenni o giù di lì. Diversi, invece, i volti noti della politica, attuale e passata, e dell'impegno sociale, della sinistra ma non solo. La piazza inizia a riempirsi una mezz'oretta prima dell'appuntamento, fissato per le 17. A distinguere i partecipanti sono soprattutto le sardine, rappresentate nelle forme più disparate: c'è chi se le appende al collo e chi le appunta al berretto. Magari assieme alle bandiere arcobaleno, ai simboli della pace, alle spille per chiedere verità per Giulio Regeni o ai cartelli contro il presidente americano Donald Trump, definito un arsonist, ossia un incendiario, e invitato a don't turn on the match, a non accendere il fiammifero. E c'è pure chi, sardina, partecipa per procura, a dare forse una (parziale) giustificazione all'assenza dei più giovani: è il caso di una ragazza presente in una foto in cima a un cartello portato da un uomo: Sardina anche io recita (anche se all'estero in questo momento). La scaletta è breve e semplice: si comincia dalla lettura dell'articolo 11 della Costituzione, quello che appunto condanna la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Perché è contro la guerra, sottolinea Di Capua, che le sardine manifestano, non contro la Base di Aviano. Di qui anche la scelta del sito: non l'area vicina alla Base, come nel caso di altre manifestazioni antimilitariste, ma in piazza Duomo.
LA COSTITUZIONE

Alla lettura della Costituzione seguono undici minuti di silenzio. Poi i presenti illuminano con i cellulari i volantini con il testo e intonano Imagine. Anche in questo caso, una scelta precisa: Si tratta sottolinea ancora il referente pordenonese di una canzone universale di pace, per di più in inglese, che può dunque essere compresa dagli americani. Il celebre brano di John Lennon è stato preferito, come canzone simbolo della manifestazione, ad altre quali la più controversa Bella ciao. Ma alla fine, dopo Imagine, la piazza intona anche il canto della Resistenza. Ed è ancora il simbolo della pace che si alza sopra la grande sardina azzurra, di dieci metri per tre, appesa a una canna da pesca e illuminata dalle luci dei telefonini in direzione della Base Usaf. Nessuna bandiera o simbolo di partito, invece, anche se non mancano volti noti della politica locale, come i consiglieri regionali presenti e passati Piero Colussi, Tiziano Centis, Renata Bagatin, Chiara Da Giau, Eleonora Frattolin.
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Il Gazzettino