Frode fiscale, sequestro di 145mila euro al titolare di una ditta di calzature

Frode fiscale, sequestro di 145mila euro al titolare di una ditta di calzature
SAONARA (PADOVA) - Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAONARA (PADOVA) - Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca anche per equivalente, di beni e disponibilità finanziarie di oltre 145.000 euro, nei confronti di un soggetto cinese, titolare di una ditta individuale operante nel settore della fabbricazione di calzature, con sede a Saonara (Padova).

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari all’esito di minuziosi accertamenti dei militari della Tenenza di Piove di Sacco nei confronti di un internet point, che, considerato l’oggetto sociale della propria attività, aveva intrattenuto anomali rapporti commerciali con un’impresa calzaturiera per centinaia di migliaia di euro. Sulla scorta di tali macroscopiche criticità sono stati effettuati mirati approfondimenti investigativi, che hanno permesso di disvelare una frode fiscale perpetrata mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, per un imponibile di 660.000 euro, da parte del titolare dell’internet point, consentendo al calzaturificio di evadere le imposte dovute attraverso la significativa riduzione del reddito e l’indebita detrazione dell’IVA gravante sulle operazioni fittizie.

Le risultanze investigative hanno portato, in conclusione, al deferimento all’Autorità giudiziaria di due soggetti di origine cinese, autori dei reati tributari di emissione e utilizzo in dichiarazione di fatture per operazioni inesistenti, nonché al sequestro preventivo di beni per un valore complessivo, allo stato, di 35.000 euro circa. L’attività di servizio in esame rappresenta un segno tangibile della concreta azione delle Fiamme Gialle a tutela dell’ordine economico e a garanzia della pretesa erariale, concretizzatasi nell’aggressione del patrimonio mobiliare ed immobiliare illecitamente accumulato dal beneficiario della condotta fraudolenta.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino